auguri italia

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auguri italia, con tutto il cuore e la speranza di vederti migliore per onorare il tuo passato e costruire un futuro degno dei sacrifici fatti per averti

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in questi giorni purtroppo l’attività del blog risente molto delle riunioni per le prossime amministrative nei comuni dove comunità lucana-movimento no oil presenterà liste

ci attrezzeremo per la continuità dell’attività del nostro sito

grazie a tutti per la pazienza

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Fal: riapertura della tratta ferroviaria Gravina – Genzano16/03/2011 12:11BAS    A seguito dell’ultimazione dei lavori di ripristino della sede ferroviaria alluvionata a causa delle forti piogge del 01/03/2011, da domani 16/03/2011 la tratta Gravina – Genzano verrà riaperta alla circolazione dei treni come da normale programma di esercizio. Lo rende noto la società Ferrovie Appulo Lucane.

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150 anni Unità Italia, seduta solenne del Consiglio

16/03/2011 11:21    

Il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino ha portato ai presenti il saluto del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano ACR   Tutti in piedi e l’Inno di Mameli per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Subito dopo il messaggio del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha cominciato così la seduta straordinaria e solenne dedicata all’anniversario del nostro Paese. Un compleanno importante per l’Italia, nel 1861, infatti, è diventata un’unica nazione. A ricordare i centocinquant’anni di storia in cui tanti italiani, uomini e donne, hanno speso la propria vita per difendere i valori della libertà, della pace, dell’uguaglianza i presidenti del Consiglio e della Giunta regionale, Vincenzo Folino e Vito De Filippo.
Il presidente dell’Assemblea ha salutato le Autorità militari, religiose e civili presenti in Aula.

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Associazione archeologi su dimissioni Carandini16/03/2011 11:12

BAS  “Le dimissioni di Andrea Carandini dal Consiglio Superiore confermano la grave difficoltà in cui versa il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, vittima predestinata delle politiche di tagli degli ultimi anni. Da anni l’Associazione Nazionale Archeologi denuncia il progressivo smantellamento del sistema pubblico di tutela del Paese, già evidente con i tagli del 2008 e aggravato dalle continue riduzioni di bilancio, che impediscono, come ammette Carandini “di svolgere quell’opera di tutela e sviluppo del patrimonio culturale”.
E’ quanto afferma in una nota Ada Preite, presidente regionale Ana di Basilicata.

“L’assenza di serie politiche culturali – prosegue – è legata alla drastica contrazione di risorse non solo economiche ma anche umane, che rendono ormai il Ministero sempre più impotente ed inerme. Prendiamo atto che il professore Carandini ha impiegato più di due anni a comprendere ciò che aveva lucidamente previsto il suo predecessore, il professore Settis, che già nel 2009 dimettendosi aveva denunciato ‘una situazione sempre più grave, che per pesantezza dei tagli e assenza di turn over del personale mette in pericolo lo stesso esercizio della tutela in Italia’.
Bene ha fatto a dimettersi il professore Carandini, seppur tardivamente. Quanto alle dimissioni del Ministro Sandro Bondi, annunciate ormai da settimane e non ancora formalizzate, gli archeologi – aggiunge Preite – auspicano che, per il bene del patrimonio culturale italiano, il Governo si attivi per evitare che questa situazione si trascini oltre. L’assenza di una effettiva governance nel Ministero, all’apice della sua fragilità economica, sta compromettendo l’effettiva capacità di controllo del territorio e di tutela del patrimonio culturale, alimentando e legittimare improvvide ipotesi di privatizzazione”.

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riporto associandomi!!!

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la mostra delle regioni

Mostra Regioni, il padiglione della Basilicata – La scheda

 

16/03/2011 11:01

 

AGR    Un padiglione di 160 metri quadrati e sette sezioni. Si articola così lo spazio espositivo della Basilicata nell’ambito della mostra “Regioni e Testimonianze d’Italia” allestita a Roma in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. La Basilicata condividerà con la Sicilia e il Molise l’area espositiva, situata in prossimità di Castel Sant’Angelo in via Fratel Porfirio Ciprari.
All’inizio del percorso una teca con le Costituzioni Melfitane, emanate da Federico II nel 1241 nella cittadina normanna, e le carte che racchiudono i momenti più significativi della storia lucana. A presentare la Basilicata in un video, invece, sarà la giornalista Carmen Lasorella. Il percorso, poi, traccerà i Giubilei del 1911 e del 1961, per attraversare la storia della Basilicata negli ultimi 150 anni, fino a toccare la sezione dedicata a Leonardo Sinisgalli, personaggio simbolo della regione, si snoderà ancora attraverso una sezione sulla vita economica della Basilicata, un’altra sull’architettura e l’urbanistica (con progetti sulle città di Potenza e Matera tra passato e futuro) e si concluderà con un’ultima sezione sulla ricerca, nodo strategico su cui la Regione intende costruire il futuro.

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La Mostra delle Regioni – La scheda16/03/2011 10:59AGR    Nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia sarà allestita a Roma la Mostra “Regioni e Testimonianze d’Italia” che verrà aperta il primo aprile e potrà essere visitata fino al 3 luglio.
Le Regioni, con le proprie varietà e peculiarità, potranno così mostrare il lungo ed articolato percorso che ha caratterizzato l’evoluzione in realtà amministrative concrete, potranno dare visibilità ai protagonisti e a tutte quelle eccellenze che nel corso degli anni ne hanno segnato il carattere.
Ogni Regione dunque presenterà le tappe che hanno contribuito a forgiarne l’immagine ed al tempo stesso saranno resi noti i percorsi che hanno integrato le singole realtà territoriali nella tradizione nazionale.
La scelta di Roma 2011 non può non ricollegarsi idealmente alla prima mostra delle Regioni che si tenne proprio a Roma nel 1911. Quelle celebrazioni cambiarono radicalmente il volto della città e cento anni dopo, molti dei luoghi che ne furono protagonisti, ospiteranno una nuova mostra in una dialettica simbolica tra passato e futuro, tra le radici della Nazione ed i progetti per l’avvenire.
Un ruolo chiave sarà riservato al Vittoriano che a cento anni dalla sua inaugurazione diventerà il centro delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità ed il punto di partenza della Mostra delle Regioni.
Il Vittoriano non rappresenta solo un elemento di continuità con un passato glorioso, ma si pone a diventare un monumento simbolico, carico di riferimenti alle radici ed alla storia della Nazione.
La grande Mostra delle Regioni, dunque, si candida a diventare un’occasione preziosa per riflettere sulla dialettica tra diversità ed unità. Da un lato la diversità delle cento, mille città, la diversità dei dialetti, della cultura e tradizioni. Dall’altro l’unitarietà basata sullo sviluppo di una lingua comune, di modelli, di arti visive, musica e teatro. Insomma Cento Italie che sono poi diventate la spina dorsale dello Stato Italiano. Tutte quelle realtà, messe a sistema, costituiscono uno dei grandi elementi di forza di questo Paese, della sua storia, del suo saper fare e delle sue competenze.

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la mostra delle regioni

Mostra delle Regioni,Basilicata tra radici antiche e futuro

 

16/03/2011 10:55

Giampaolo D’Andrea: Abbiamo voluto rappresentare la sua identità, frutto di una storia millenaria e gli elementi che costituiscono un’acquisizione permanente o manifestano una notevole potenzialità innovativa

AGR
La Basilicata si presenta alla Mostra delle Regioni a Roma con il suo carico di storia millenaria e le aspettative per il futuro, costruito sulle basi della progettualità e della ricerca. Questo il leit motive che caratterizza il percorso nel padiglione della Basilicata allestito nell’ambito dell’iniziativa, organizzata per i 150 anni dell’Unità d’Italia. La Mostra sarà inaugurata alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e sarà aperta dall’1 aprile fino al 3 luglio.
Qual è il senso della partecipazione lucana, le linee del percorso nello spazio espositivo della Regione, lo ha spiegato oggi in una conferenza stampa il senatore Giampaolo D’Andrea, presidente del Comitato scientifico appositamente costituito. “Alla definizione della presenza della Basilicata alla Mostra di Roma – ha detto – sono state dedicate sedute, giovandosi della collaborazione di esperi non componenti, laddove è stato necessario acquisire ulteriori elementi di valutazione”.
E ha continuato: “Abbiamo convenuto sulla opportunità di rappresentare la Basilicata alla luce della sua storia trimillenaria tutta intera, nella quale risiede la sua identità nella mutevolezza delle vicende e nell’alternanza di luci e ombre che la caratterizza. In questa storia è riconoscibile come elemento di continuità l’indomita ricerca della libertà nel nobilissimo contesto dei popoli e delle vicende dell’intera nazione italiana”.
Per questa ragione “abbiamo richiamato radici anche antiche di questa storia, dell’epoca magno-greca e dell’epoca romana, della stagione dei Lucani e di quella dei popoli autoctoni che li precedettero. Abbiamo evocato – ha aggiunto D’Andrea – l’ispirazione della Scuola Eleatica di Zenone e Parmenide e di quella dei Pitagorici, passando attraverso le successive esperienze del Regno normanno e di Federico II.
Abbiamo voluto sottolineare il valore del contributo offerto dalla Basilicata al percorso unitario, nelle sue diverse fasi, a partire dalla stagione dell’Illuminismo, da Francesco Mario Pagano a Francesco Lomonaco, dall’esperienza della Repubblica Partenopea del 1799 e attraverso la fase dei Moti Carbonari del 1820-21-22 e del biennio delle grandi Rivoluzioni del 1848-49 fino ad arrivare all’insurrezione lucana del 16-18 agosto 1860
”.
“Questo percorso è stato letto – ha continuato il presidente del Comitato – anche attraverso le testimonianze relative alle celebrazioni del 50esimo anniversario dell’Unità (1910-1911) e il primo centenario (1960-1961), oltreché attraverso i documenti che rappresentano i segni visibili di quella storia lungo il percorso interpretativo tracciato già da Giacomo Racioppi, Giustino Fortunato e Raffaele Ciasca. Abbiamo individuato nel poeta-ingegnere Leonardo Sinisgalli la personalità che meglio rappresenta la sintesi tra la tradizione antica e la proiezione verso la modernità, anche attraverso le caratteristiche del suo vissuto personale, delle sue poesie e dei suoi scritti. Con Sinisgalli abbiamo provato ad identificare gli elementi che rendono possibile una “narrazione del futuro”, rappresentando alcuni aspetti della vita della Basilicata di oggi colti anche in rapporto al passato, selezionando tra essi – ha detto ancora D’Andrea – quelli che per il loro valore e la loro natura costituiscono un’acquisizione permanente o manifestano una notevole potenzialità innovativa.
Questa rappresentazione dell’immagine della Basilicata tra radici antiche e voglia di futuro, che ha attratto nel tempo l’attenzione di viaggiatori, di scrittori, di poeti, di giornalisti e fotografi, ci è sembrata la più rispondente all’esigenza di sottolineare la sua specificità attraverso la ricostruzione della sua identità”.

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sul carattere storico della mostra non discuto affatto, pur se qualche riserva sulla storia più recente mi consento di esprimerla a partire proprio dal momento unitario che è sintesi sia dei moti che accompagnarono la nascita della repubblica partenopea, sia di quel variegato mondo della carboneria che si espresse silentemente in basilicata più costituendo consorterie sulle quali attecchi in seguito la massoneria (nella sua versione più nobile, poi degenerata da un lato nel loggismo segreto, dall’altro nelle consorterie d’affari)…sintesi purtroppo tradita in molte delle sue aspettative, anche se poi le rivendicazioni viscerali su questo tradimento le lascio ai nostalgici duosicilisti o ai “brigantisti”…mi riferisco al futuro ed all’individuazione della figura di leonardo sinisgalli come cerniera tra passato ed aspettativa del futuro che a quanto pare sarà sempre più targato eni…e sinisgalli disegnò proprio il logo del cane a sei zampe!!!…e non voglio fare alcuna polemica, s’intende… 

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Scaglione: necessità programmazione piano emergenza dighe

16/03/2011 09:43

In relazione ai danni provocati dalle recenti alluvioni che hanno colpito l’area del metapontino, il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, ha sollecitato la necessità dell’ elaborazione del Piano di Emergenza per le dighe

ACR   “Elementi indispensabili per la pianificazione di tale strumento di programmazione della sicurezza – ha detto Scaglione – restano l’esatta individuazione dei dati caratteristici del territorio sia a monte che a valle dello sbarramento idrico e la valutazione costante di tutte le criticità che possono influenzare il comportamento dei bacini idrici, in condizioni di criticità con la precisa individuazione dei ruoli e delle differenti responsabilità da assegnare ai vari enti,uffici,comandi e posti di osservazione”.
Di fondamentale importanza – ha continuato –  è il ruolo di coordinamento di gestione, specie se lungo il corso d’acqua sono presenti più invasi, per i quali sarebbe auspicabile uno strettissimo legame di intenti. Una sostanziale unitarietà di azioni – ha sostenuto Scaglione – da assegnare ad uno stesso ente responsabile che dovrebbe essere in grado di monitorare con continuità i punti nevralgici del corso d’acqua,dalle sorgenti alla foce e mediante gli opportuni modelli di comportamento, poter prevenire i momenti di picco. Torna utile citare, ad esempio, la situazione attuale delle dighe di S.Giuliano e del Basentello a dimostrazione di quanto con metafora si dice della mano destra che non sa cosa fa la mano sinistra”.

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non posso che essere d’accordo con scaglione che riprende una osservazione dell’assessora (????) gentile sul disatro dell’apertura delle dighe senza alcun preavviso e che ha di certo aggravato non poco (per alcuni fin troppo significativamente) la situazione che le forti piogge avevano e stavano determinando…resta però da capire chi, come e soprattutto quando si assumerà tale incarico, poichè le intenzioni di riportare tutto in capo al dipartimento credo collidano con alcune indicazioni di legge e competenze in materia stabilite proprio sulla base di queste…soprattutto quali saranno i veri compiti di una qualsiasi struttura incaricata, fare comando sul regime delle dighe o cone spesso accade, fare poltrone utili al sedere di qualche trombato?

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