premesso che la meloni, oltre le questioni politiche, non mi piace affatto come persona (la trovo ipocrita, mendace e strumentale), al governo del paese le sue posizioni si sono necessariamente appiattite su un europeismo di necessità (pnrr, migranti ed accreditamento della stessa presidente) che relega in soffitta, se non la genetica da cui nasce (lo spontaneismo dei campi hobbit, la retorica duale e bipolare finiana e rautiana, il berlusconismo come lavacro ed infine l’antisistema a chiacchiere e certo negazionismo populista), almeno certe dichiarazioni le ha rese di fatto scomode a questa leader de noantri, in bilico tra ciò che fondamentalmente è e ciò che invece deve apparire…
dichiarazioni fuori luogo che invece fioriscono in abbondanza sulle bocche dei suoi, come nel caso de angelis che, da pallonaro storico, da persona poco intelligente e soprattutto da persona che fu vicina ai nar (e non si comprende quindi la sua carriera), intende sovvertire i gradi di giudizio processuale che hanno condannato mambro, fioravanti e ciavardini (suo cognato) e che a breve sanciranno la colpevolezza di bellini e cavallini (ergastolo in assise) per la strage di bologna (85 morti e 200 feriti)…
la meloni che pure in occasione della strage la definì “solo” una strage terrorista e non neofascista, come la realtà storica e processuale invece racconta, ne chiede in qualche modo la testa perchè oggettivamente la cosa è grave per un governo ed una maggioranza che vorrebbero recitarsi conservatore/trice, e spero così che costui venga ridimensionato, ma rimane un punto…
la meloni, nonostante i suoi sforzi, proprio non riesce a tenere a bada il suo partito dall’estendere dichiarazioni che ne svelano la natura ancora profondamente neofascista…ed intanto, passo dopo passo, si riscrive la storia che ufficialmente poi si negherà di voler riscrivere, ma nel frattempo, nelle pieghe social più ignoranti, il messaggio è lanciato ed i dubbi maturano nel verminaio…
e di esempi ormai ne abbiamo tanti in meno di un anno di governo…
al governo del paese c’è, malamente camuffato, un partito neofascista, fdi, e francamente gli elettori di questa maggioranza, il cui voto non condivido, ma rispetto, sanno che per “cambiare” hanno votato dei neofascisti che non mancano già ora di palesarsi?…
riflettiamo, anzi riflettete, soprattutto a sinistra, dove o si cambia, riaccreditandosi come parte politico-sociale, o si consente a costoro di rimanere dove non avrebbero mai dovuto essere, al governo di un paese dimentico della propria storia…