diritti e non profitti…

06/12/2014

ed è sempre più chiaro che è dalle supposte periferie del mondo che parte la richiesta forte e netta che si lasci vivere le comunità per come esse vogliono, senza i numeri opprimenti e devastanti di una economia globale costruita su iperboli di crescita indimostrabili e che “se ne frega” del tessuto sociale ed ambientale che quei numeri e quelle pratiche considerano costi minimali da mettere a bilancio…

ero e resto convintamente no-global, perché la globalità deve assicurare diritti e non profitti

miko somma