altro che 80 euro…

(ANSA) – ROMA, 19 FEB – Una persona su tre è a rischio povertà nei sette Paesi ‘deboli’ della Ue (Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania e Cipro). E’ quanto sottolinea il rapporto di Caritas Europa sull’impatto della crisi. A fronte di un rischio di povertà o esclusione sociale del 24,5% nella Ue a 28, nei 7 Paesi e al 31% (28,4% il dato italiano). Nonostante i segnali di ripresa, la crisi produce ancora “effetti molto forti e persistenti”. Dal 2010 ad oggi Caritas in Italia ha raddoppiato gli aiuti.

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ora, se qualcuno mi spiega dove fosse la logica degli 80 euro e della fallimentare dazione degli stessi a chi già ha a disposizione un reddito, magari basso, ma pur sempre un reddito, piuttosto che impiegare quei soldi per strumenti di salvaguardia per fasce così importanti di popolazione, mi fa un piacere…il dato, confermato da tempo già da molte altre fonti ed ovviamente peggiorato dal perdurare della crisi generale e di quella molto più sentita delle micro-economie familiari, già da solo avrebbe dovuto far pensare a forme di intervento volto ad impedire il crollo completo nella povertà per tanti italiani (e non solo), italiani il cui potere di consumo è ai minimi, cosa questa che influisce naturalmente e notevolmente sulla domanda interna …

ora di fronte al palese fallimento della dazione di quei famosi 80 euro per il 2014 (quindi per un totale di circa 6,4 miliardi) ed al prevedibile basso influsso sul pil delle quote per il 2015 (10 miliardi), nell’ovvietà che in tempi di crisi una maggiore disponibilità di denaro non significa che poi questo lo si spenda e non lo si conservi invece come “riserva di necessità”, ci vuole poi tanto ad ammettere che si è trattato di un errore e che anche a legge di stabilità in vigore si potrebbe tornare indietro e cercare con quei soldi di stimolare una fuoriuscita dalla fascia di povertà per tanta gente?…

e non è questione di assistenzialismo, poiché tante sono le forme per legare dazioni di denaro (ma meglio sarebbe servizi) a forme di lavoro sociale utile alla collettività…ma è appunto questione ideologica molto liberista…