non credo che sia morto un sanguinario dittatore o un illuminato sovrano dai modi garbati, ma un grande uomo politico e di azione che ha dovuto far sopravvivere un paese che con batista era una colonia della mafia e che lo stupido embargo cinquantennale usa ha costretto, suo malgrado, a legarsi all’urss per non morire schiacciato, pur essendo la sua una rivoluzione nazionalista…
cuba ha avuto una delle migliori sanità del mondo (gratuita per tutti, stranieri compresi) ed uno dei migliori sistemi di istruzione garantita a tutti, ma anche eccessi di conformismo richiesti alla popolazione ed un certo culto della personalità che è però tipico del centro-sud del continente americano…
mi sembra abbastanza per salutare fidel castro come un grande leader per un paese che non sapeva neppure di essere una nazione che sarebbe diventare stato, e come l’ultimo pezzo di un novecento che anche dove creava luci, qualche angolo buio lo lasciava…
con affetto, fidel…hasta siempre
miko somma