VERTENZA MAHLE, SOTTOSCRITTO ACCORDO DI BASE
 
07/04/2009 13.29.06
[Basilicata]
(AGR) – L’accordo di base per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Mahle di Potenza è stato sottoscritto questa mattina al termine di un incontro presieduto dall’assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso e al quale sono intervenuti, oltre ai componenti della Task Force Occupazione della Regione Basilicata e della ditta Mahle, i rappresentanti del Comune di Potenza, del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza, della Confindustria Basilicata e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
La sottoscrizione dell’accordo avvia la procedura per la reindustrializzazione del sito inattivo. Un avviso pubblico individuerà, in seguito, l’imprenditore interessato a rilevare l’impianto produttivo.
Si chiude, così, con la mediazione della Regione Basilicata una lunga e, per certi versi, difficile trattativa avviata, nello scorso novembre, tra le organizzazioni sindacali e la società dopo la decisione della Mahle di dismettere lo stabilimento lucano. Una scelta gravosa per il territorio e giustificata solo da esigenze complessive del gruppo Mahle imposte dalla globalizzazione dei mercati.
L’assessore Straziuso e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, hanno evidenziato l’importanza strategica della ex Mahle, più conosciuta come Mondial Piston, azienda storica della industrializzazione del capoluogo. Il rimpianto nasce dalla considerazione che la capacità produttiva del sito potentino, dove sono impiegati 106 lavoratori, risulta in assoluto a livello qualitativo-quantitativo la migliore dell’intero gruppo Mahle.
Straziuso ha assicurato che le intere forze locali, politiche e sociali, sono impegnate ad assicurare una nuova fase produttiva dello stabilimento, salvando la base occupazionale.
In parallelo, la Regione Basilicata sta promuovendo incontri diretti tra la Mahle e la Taihe di Hong Kong per verificare una possibile e più rapida soluzione della crisi aziendale.

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comninuano le prese in giro dei lavoratori e dei cittadini lucani…ma come, dalla regione e dal comune di potenza prima fanno fuoco e fiamme sulla mahle per una chiusura giudicata arbitraria e dettata da sole logiche di massimizzazione dei profitti e minimizzazione dei costi e poi se ne vengono fuori con esigenze complessive del gruppo imposte dalla globalizzazione?…ridicolo!!!…ed ancora si farà pubblico avviso di interesse per un imprenditore e si tratta già con gente di hong kong?…ridicolo!!!…anzi no, ricordando quello che accadde ed accade con i cinesi della sinoro (è ad hong kong fino a prova contraria sono cinesi di nome e di fatto, appartenendo l’ex colonia non più al regno unito, ma alla cina popolare, con metodi ed ideologiwe mercantili scommettiamo assolutamente in linea con le direttive del comitato centrale “degli affari” della cina del turbo-capitalismo), tutto questo supera il ridicolo, e senza andare oltre con i giudizi sulle persone e sui modelli di sviluppo, ricordando il vecchio detto latino, è diabolico…diabolicamente idiota!!!