articolo di miko sulla delidera di giunta che autorizza la trivellazione

Facciamo un po’ di chiarezza nella vicenda del pozzo di Monte Grosso.

Il 5 novembre 2007 la giunta regionale, presenti Vito De Filippo, presidente, Vincenzo Folino,vicepresidente, Antonio Autilio, Roberto Falotico, Innocenzo Loguercio, Antonio Potenza, Vincenzo Santochirico, su relazione di quest’ultimo quale assessore all’ambiente, territorio e politiche della sostenibilità, approva all’unanimità con delibera n. 1566 il giudizio favorevole di compatibilità ambientale relativo al progetto di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca di idrocarburi denominato “Monte Grosso 2” in agro di Brindisi di Montagna (PZ), sulla base del verbale della seduta del comitato tecnico regionale ambiente del 10 agosto 2007.

 

Conviene rendere più chiara la composizione del comitato tecnico regionale all’ambiente. Presidente ne è l’arch. Viviana Cappiello (direttore generale del dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità), componenti il dott. Salvatore Lambiase, dirigente Ufficio Compatibilità Ambientale, la dott.ssa Maria Pia Vaccaro, delegata del direttore dell’ARPAB, e caso strano, ancora l’arch. Cappiello con ben due altri voti, in qualità di dirigente ad interim dell’Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio e di dirigente ad interim dell’Ufficio di Prevenzione e controllo ambientale. Totale tre voti su cinque. Qualcuno ci vorrebbe spiegare come mai un comitato tanto strategico basa le sue decisioni sulla sola persona del proprio presidente? Come mai ben due altri incarichi sono affidati ad interim all’arch. Cappiello, costituendo di fatto una maggioranza già acquisita nel comitato che decide dell’impatto ambientale dei pozzi di petrolio in Basilicata?

 

Il presidente Cappiello invita alla seduta l’ing. Vincenzo Zarrillo, funzionario dell’ufficio urbanistica e tutela del territorio, e l’ing. Fortunato Giordano, funzionario dell’ufficio prevenzione e controllo ambientale. A fare da segretario alla seduta è l’ing. Nicola Grippa, che guarda caso è anche il relatore del progetto di valutazione impatto ambientale (presentato in data 30 novembre 2006 al prot. n. 246259/75AB) sul quale si basa il progetto di perforazione, presentato dalla Intergas Più s.r.l. con sede in via Balbo, 35 – 00184 Roma (poi scopriremo chi sta dietro questa società a responsabilità limitata).

 

Il progetto è stato inoltre alla stessa data depositato presso l’amministrazione Provinciale di Potenza e presso il comune di Brindisi di Montagna (PZ), come da legge l’annuncio pubblicato su “il quotidiano” e all’Albo Pretorio del comune di Brindisi di Montagna. Ci chiediamo se visto che la superficie dell’area interessata al progetto riguarda anche i territori dei comuni di Potenza, Vaglio Basilicata, Pignola ed Anzi, tale annuncio non avrebbe dovuto riguardare gli Albi Pretori dei suddetti comuni?

 

Comunque il comitato udita la relazione del dell’ing. Nicola Grippa, presa visione degli atti progettuali (che noi saremmo ben lieti di consegnare a qualche tecnico di “pari” competenze in materia di perforazioni petrolifere!), dato atto che non sono pervenute osservazioni ai sensi della L.R. 47/98 (cosa normale vista la carente pubblicità istituzionale e ci è consentito mediatica visto che il giornale interessato era solo uno), dato altresì atto in base all’art 8 comma 2 L.R. n. 47/98, intendendosi così espressi pareri favorevoli (poi qualcuno dovrebbe spiegarci se in Provincia esiste un referente organo tecnico sulla materia e se sia mai possibile che un piccolo comune ne disponga uno), dopo ampia ed approfondita discussione, ad unanimità di consenso esprime parere favorevole al rilascio del Giudizio favorevole di Compatibiltà Ambientale relativamente al progetto di perforazione di un pozzo esplorativo per ricerca di idrocarburi denominato “Monte Grosso 2” ubicato in agro del comune di Brindisi di Montagna (PZ). che la provincia di Potenza ed il comune di Brindisi di Montagna non hanno espresso parere in merito entro i 60 giorni

 

Noi diciamo soltanto che è ben strana la democrazia quando un giudizio è nelle mani di una sola persona (soprattutto se questa dovesse rispondere a qualche logica di potere, visti i due interim che continua a detenere), ben strana la democrazia quando ad una ditta anonima che valuta l’impatto ambientale non si contrappone un giudizio tecnico autonomo e strettamente professionale, ben strana la democrazia quando l’informazione su un atto pubblico è così ristretta, ben strana la democrazia quando i diritti dei più sono secondari rispetto ai privilegi dei pochi.

 

No al pozzo di Monte Grosso!!! No alle logiche dell’in-trasparenza!!!

Un pensiero su “articolo di miko sulla delidera di giunta che autorizza la trivellazione

  1. Un ottimo resoconto sull’iter seguito per ottenere l’autorizzazione.
    Inquietante il fatto che una sola persona (e chi è il Padreterno? una e trina…..) possa determinare in pratica una scelta.
    Simprenda atto che la giunta regionale ha votato il “si” all’unanimità e si chieda conto personalmente a Vito De Filippo, Vincenzo Folino,vicepresidente, Antonio Autilio, Roberto Falotico, Innocenzo Loguercio, Antonio Potenza, Vincenzo Santochirico, il perchè del loro assenso.
    La democrazia dalle parti di via Anzio è un concetto del tutto astratto…….

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