SI RITORNA AL NUCLEARE?

Solito lavoro di copia-incolla: 

NUCLEARE, NARDIELLO: UNA NUOVA MOBILITAZIONE POPOLARE  

10/07/2009 08.49.04  (ACR) –

“Il ritorno al nucleare in Italia è una scelta che risponde solo alle logiche delle ‘lobby’ dell’industria che si occupa della costruzione dei grandi impianti e di ogni tipo di fornitura. Una scelta ancora più folle considerati gli enormi problemi ambientali per lo smaltimento delle scorie radioattive per i quali non sono stati ancora individuati soluzioni, a partire dallo smaltimento delle scorie nella Trisaia Enea di Rotondella”. E’ il commento del capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, che ha espresso “pieno sostegno alla coraggiosa e coerente posizione del presidente De Filippo che – aggiunge – è rimasto uno dei pochi governatori di Regione a difendere e tutelare gli interessi dei territori, oltre che a salvaguardare le prerogative delle Regioni”.

“Se infatti il Governo Berlusconi si illude di cancellare, con un colpo di spugna, l’esperienza storica del movimento popolare anti-nucleare di Scanzano Jonico del 2003 – continua Nardiello – si sbaglia di grosso. La ‘manifestazione dei 100 mila’ è stata la testimonianza più forte della volontà della nostra gente di rifiutare centrali e siti di scorie nucleari. E non c’è alcuna possibilità di rimettere in discussione questa volontà popolare. Adesso dobbiamo prepararci a riprendere la mobilitazione storica per sventare il tentativo di rivincita da parte delle lobby del nucleare. La scelta del nucleare, non va sottovalutato, pone gravissimi problemi di sicurezza, non certamente affrontabili con la cosiddetta militarizzazione dei siti, e’ molto costosa e contraddice gli impegni europei e il referendum popolare del 1987”.

“Una scelta – dice ancora il consigliere del Pdci – che taglia la possibilità per l’Italia di mettersi in linea con altri Paesi europei sulla strada delle energie rinnovabili, energie pulite da cui potranno scaturire anche nuove possibilità occupazionali. La scelta del nucleare è pericolosa e molto più costosa delle altre fonti energetiche e metterà il nostro Paese nella condizione di non avere le risorse per politiche attente alla riduzione delle emissioni e incentrate sulla fonti rinnovabili”. 

NUCLEARE, FRAMMARTINO (PRC): DDL CREA GRANDE PREOCCUPAZIONE 

10/07/2009 09.33.27 

“L’approvazione da parte del Parlamento del decreto di legge sullo sviluppo che introduce il Nucleare desta profonde preoccupazioni per quello che potrebbe significare per il nostro territorio”.
Lo sostiene in una nota il segretario provinciale del Prc di Matera, Ottavio Frammartino.
“Mentre Obama pensa di superare il nucleare e puntare sull’energia pulita – aggiunge – il nostro Governo con questa scelta scellerata ci fa fare un passo indietro di venti anni. Questa legge stabilisce che dopo la sua approvazione il Governo avrà sei mesi per individuare i siti su cui sorgeranno le centrali, decidere i sistemi di stoccaggio e di deposito dei rifiuti radioattivi. I siti individuati saranno e sottoposti a segreto di Stato e controllati dai militari. Per costruirli e farli funzionare – afferma Frammartino – basterà un’unica autorizzazione. Si e parlato che proprio in Basilicata potrebbe essere individuato uno dei siti per lo sviluppo e stoccaggio del nucleare, senza che questa venisse smentita dal ministro Scajola, noi lucani dovremmo essere seriamente preoccupati. Chiedo da subito – conclude – al presidente della Provincia di Matera Stella di farsi interprete di queste preoccupazioni, convocando da subito una conferenza dei comuni, e la convocazione di un Consiglio provinciale dove si ribadisca con forza che tale ipotesi troverebbe la ferma opposizioni delle Istituzioni lucane e la resistenza dei cittadini lucani”.

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Che dire? E sì che da questo comitato si era, non poche volte, sollevato il problema. Ora abbiamo una legge! Non solo… i siti individuati, sottoposti a segreto di stato e controllati dai militari cui fa riferimento Frammartino (si veda, a questo proposito la legge 3 agosto 2007 n° 124 e il regolamento attuativo della legge, DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 aprile 2008) è cosa che desta preoccupazione.

Ben vengano le richieste di Frammartino di una conferenza dei comuni al Presidente della Provincia di Matera, e di Nardiello alla mobilitazione popolare. Una nota stonata, però, la riscontro nell’affermazione di Nardiello quando parla di “pieno sostegno alla coraggiosa e coerente posizione del presidente De Filippo che è rimasto uno dei pochi governatori di Regione a difendere e tutelare gli interessi dei territori, oltre che a salvaguardare le prerogative delle Regioni”… chi “bazzichi” dalle parti di questo blog sa benissimo quanti appunti sono stati fatti al Presidente proprio su questi argomenti. Mi sia, pertanto, consentito di dissentire da questa affermazione.

Concludo semplicemente con una affermazione già fatta dal caro Miko: QUESTO COMITATO NON CI METTEREBBE MOLTO AD AGGIUNGERE ALLA SUA DEFINIZIONE DI NO OIL ANCHE QUELLA DI NO NUKE!!!!

 Antonio