SCUOLA E RIFIUTI: UN’OCCASIONE PER LE COMUNITÀ LOCALI |
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23/11/2009 12.38.31 [Basilicata] |
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Un volano verso nuovi e più alti traguardi di modernità e innovazione. E’ la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che oggi può rappresentare per i territori una opportunità, un valore aggiunto. Trasformando i rifiuti da problema in un’occasione di sviluppo legato alla qualità. “Un’occasione che – secondo Cristiano RE, coordinatore della attività della Fondazione Mattei in Basilicata – può e deve essere colta dalle comunità locali, perché il recupero dei rifiuti, se meglio organizzato e finalizzato al riciclo, aiuta la crescita economica, rafforza la coesione sociale, migliora l’ambiente. Un cambio di passo che porta benefici e vantaggi diffusi. Per Mario Brancale, presidente AATO 1 rifiuti (ente provinciale in via di scioglimento, a seguito della prossima istituzione di una nuova Autorità d’Ambito per il ciclo unitario dei rifiuti di carattere regionale), “una seria ed efficace raccolta differenziata è una sfida ambiziosa, un impegno che, richiedendo larga condivisione e partecipazione attiva, deve far perno su comportamenti consapevoli, individuali e collettivi, tali da rendere il recupero dei rifiuti ancora più conveniente”.Per queste ragioni, ——————————————————————————- cioè in perfetto stile coloniale ora passano anche all’insegnamento di cose che noi miseri selvaggi con l’anello al naso (l’osso ce lo hanno già levato!!!) proprio da soli non saremmo in grado di imparare, figuriamoci praticare!!!
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siamo d’accordo sul passaggio della scuola e degli alunni, ma mi chiedo quale sia la logica di questo coinvolgimento della fondazione mattei (cioè eni), se non quella di stabilire maggiori condizionamenti su una società, quella lucana, che dovrebbe magari imparare a reggersi da sola sulle sue gambe e non ricorrere alle “parole dei padroni”
pare infatti impossibile che la regione basilicata sia tanto attenta e “brava” ad organizzare inutili convegni, kermesse, sagre e stupidaggini simili, e non riesca invece a farsi carico con i propri mezzi di un’informazione, quella sulla raccolta differenziata e sulle strategie per riuscire a “dominare” un problema, quello dei rifiuti, che deve diventare un ciclo virtuoso al più presto
chiaro che in simili iniziative si tenda a suggerire la possibilità del “recupero” energetico dei rifiuti, la termovalorizzazione o incenerimento, fatto salvo il riciclo di frazioni per le quali le tecniche sono ormai ampiamente sperimentate e non avrebbero bisogno che di essere applicate…e non è questa la strada che la regione si sta avviando a percorrere, quando con un piano energetico che punta su bio-masse che non esistono in tale abbondanza, in realtà sta destinando il cdr che entrerà “legalmente” in quei forni a forma di produzione energetica?