natale al cigo

SATA, FIM CISL: CIGO DAL 21 DICEMBRE AL 6 GENNAIO
 
24/11/2009 10.49.15
[Basilicata]
La Sata comunicherà in mattinata alla Rsu la chiusura dello stabilimento dal 21 dicembre al 6 gennaio con il ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Lo rende noto il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga.

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c’è qualcosa che evidentemente proprio non va nelle relazioni industriali alla sata di melfi…questo comunicato in cui l’azienda limita la pena della comunicazione della cassa integrazione ordinaria alle sole rsu, come da ccn, e non agli organi di stampa, demandando poi a questi come cagnolini fedeli il compito di avvertire il mondo, è un chiaro sintomo di come la fiat valuti la propria posizione nella nostra regione, quella di un padrone!!!

lo stesso zenga qualche giorno fa aveva diffuso lo stesso comunicato, sperticandosi nell’elenco di tutte le motivazioni, dalla crisi generale al fisiologico calo delle vendite di auto (così si guadagna un anno nelle valutazioni dell’usato) nel mese di dicembre, quasi fosse diventato l’addetto stampa sata

nel frattempo mentre marchionne chiude termini imerese e “santifica” melfi a stabilimento strategico, dice pure che un solo stabilimento in serbia, quello ex zastava, produrrebbe quanto tutti quelli del sud italia, di fatto aprendo la strada ad un outsorcirg della propria produzione auto e ad un ridimensionamento netto della stessa in italia

ridimensionamento che solo ai meno attenti può sembrare voler salvare melfi da un destino che pare già segnato anche dal continuo ormai ricorrere alla cassa integrazione, persino durante e dopo i lauti incentivi statali che hanno permesso a fiat si di reggere il peso della crisi, ma anche di poter traguardare verso l’operazione chrysler con la sicurezza di un paracadute sul mercato interno…paracadute che però certo non funziona per i migliaia di lavoratori sata e sempre meno funzionerà in futuro

lo vogliamo dire forte e chiaro, senza fraintendimenti, a cominciare dai vertici regionali e da quelli della “multinazionale” torinese, dai sindacati, che occorre cominciare a pensare subito al dopo-fiat a melfi?…quello che già accade nell’indotto (vedi il caso lasme) ne è già un chiaro sintomo e non mettendo subito in opera strumenti, idee e soprattutto volontà politiche il rischio è quello di farsi sorprendere con le braghe calate e dover fronteggiare una crisi industriale ed occupazionale dai risvolti sociali ed economici disastrosi!!!