la risposta di santochirico e la nostra replica

Sono 4 i permessi di ricerca attualmente validi, di cui uno in scadenza a giorni
(AGR) – “Sulla questione relativa alle estrazioni di petrolio è in corso, da tempo, un dibattito a più voci, che fa registrare prese di posizione, considerazioni e valutazioni differenti che rientrano nel legittimo e fisiologico dibattito pubblico. Quando, invece, si esce dalla sfera delle considerazioni e si rappresentano i dati, questi – se la fonte è quella ufficiale – vanno assunti nella loro oggettività”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, in merito a notizie apparse sui quotidiani locali e relative alle istanze di permessi di ricerca di idrocarburi, ai permessi, e alle concessioni accordate.
La fonte di riferimento di questi dati considerata e citata dall’assessore nei confronti e nelle dichiarazioni dei giorni scorsi é quella del ministero dello Sviluppo economico – ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia
(sito internet: http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/unmig.htm).
Sulla base delle tabelle ministeriali, aggiornate al 30 novembre scorso, per quanto riguarda la Basilicata i dati sono i seguenti:
41 istanze di permessi di ricerca, di cui 23 in provincia di Potenza e 18 in provincia di Matera;
4 permessi di ricerca attualmente validi; altri 5 permessi sono stati dichiarati scaduti nelle seguenti date: Monte la Rossa il 28/01/2003, Fosso Valdienna e Tempa Moliano il 5/12/2002, Teana il 23/09/2004, Aliano il 6/11/2004); il permesso di Serra San Bernardo scade il 23 febbraio prossimo, quindi fra alcuni giorni.
17 concessioni di coltivazione valide (4 concessioni accordate negli anni passati sono scadute; 1 scade a maggio prossimo; 1 scade a giugno 2009; le altre nei prossimi anni. Soltanto nel caso del sito della Val d’Agri, la concessione risale agli anni 2000; tranne le due di Recoleta e Gorgoglione che risalgono al 1999 e quella di Monte Verde del 1992, le altre risalgono agli anni ’60, ’70 e ’80).
Occorre rilevare che l’attività estrattiva attualmente svolta in Basilicata interessa essenzialmente la concessione di Viggiano, dove si estraggono 8.934 barili di petrolio al giorno, mentre la concessione di Pisticci consente l’estrazione di 438 barili al giorno (dati del 15 febbraio 2008, fonte http://www.basilicatanet.it/petrolio/homepetrolio.asp).
Quindi, le attività estrattive, che l’assessore ha qualificato come “vere e proprie”, si limitano ad interessare due sole concessioni…..E’ utile ricordare, inoltre, che i permessi di ricerca vengono concessi dal Ministero, previa intesa con le Regioni, e che il preliminare esame di compatibilità ambientale, da condurre nel rigoroso rispetto delle leggi vigenti, non costituisce assolutamente autorizzazione a effettuare le esplorazioni, né tanto meno ad estrarre.
“Confermo, come ho già ribadito recentemente – conclude l’assessore Santochirico – che rimane aperto e impregiudicato il dibattito sui limiti e le modalità di nuove attività di ricerca e di estrazione in Basilicata; decisioni e orientamenti non potranno che essere assunti in un confronto aperto con la società e nelle sedi istituzionali”.

questo quanto dichiara l’assessore…bene, all’assessore ed al suo staff consigliamo di consultare la pagina 45 dell’aggiornamento al 31/12/07 del BUIG…i permessi di ricerca attivi in basilicata permangono 9….questi sono i fatti…e potremmo continuare…o volete che la pubblichiamo noi questa tabella e tutte le altre?