prinzi non sa far di conto

passiamo ad oggi con il dottor petrolio, vittorio prinzi, da viggiano, consigliere provinciale idv ed ex sindaco del paese dell’oro nero lucano…

PETROLIO: PRINZI (IDV), RIPRENDERE CONCERTAZIONE CON ENI

 
13/04/2010 09.18.27
[Basilicata]

“I dati sull’estrazione petrolifera in Basilicata, relativi al secondo semestre 2009, pubblicati dall’Eni, sia per quanto riguarda la produzione del greggio estratto che il numero degli occupati, riconferma la necessità di accelerare l’iniziativa politico-istituzionale per concretizzare la proposta della Cgil (condivisa da tutti i sindacati) di Contratto di Sito per l’area di Viggiano e quella di Confindustria per il Patto di Sistema per la filiera del petrolio”. A sostenerlo è il capogruppo di Idv al Consiglio Provinciale di Potenza Vittorio Prinzi, evidenziando che “da una parte la produzione nel semestre luglio-dicembre 2009 sfiora i 12 milioni di barili di greggio estratto, con una media di 36.988 barili/giorno, e dall’altra gli occupati diretti ed indiretti, tra dipendenti dell’Eni e lavoratori impiegati a vario titolo con contratti, sono 1.500, di cui 808 contrattisti diretti di Eni, 231 operano all’interno del Centro Olio di Viggiano. Sono dati che “fotografano” la grande rilevanza produttiva ed occupazione del comprensorio petrolifero della Val d’Agri che però – afferma Prinzi – continua a produrre benefici diretti ed indotti ancora troppo limitati per lo stesso comprensorio. Come è noto, l’ammontare complessivo delle royalties sul greggio estratto, quantificato in poco più di 600 milioni di euro (con il conteggio che l’Eni aggiorna all’anno precedente, vale a dire al 31 dicembre 2008), non è destinato solo alla Va d’Agri . Ecco perché si pone innanzitutto l’esigenza di consolidare gli attuali livelli occupazionali esistenti che corrono continuamente il rischio per la continuità dei rapporti di lavoro a seguito dei contratti e delle commesse di servizi da parte dell’Eni, in secondo luogo di incrementare il numero degli occupati lucani e infine di realizzare una rete delle imprese della nostra regione per la filiera del petrolio. Anche sul versante imprenditoriale le aziende lucane direttamente impegnate nel comprensorio petrolifero sono ancora troppo poche e quasi tutte in attività attraverso subappalti. Con la fine della tornata elettorale amministrativa – conclude Prinzi – pertanto si deve riprendere la concertazione tra il sistema delle autonomie locali (Regione, Provincia, Comuni della Val d’Agri) con l’Eni non solo per aggiornare la determinazione delle royalties ma per avviare i nuovi programmi attraverso una visione di unico distretto energetico regionale”.

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dove si siano poi presi questi dati e se questi poi corrispondano al vero come al solito non è dato verificare, ma il dato che balza all’occhio è l’incapacità del soggetto a far di conto…12.000.000 di barili diviso 183 giorni (sei mesi) fanno 66.000 barili al giorno…dottore ma quale scuola ha frequentato?…glisso su tutti i dati sull’occupazione poichè assolutamente non veri…rimane ancora valida la ricerca della cgil-fiom che attribuiva al sistema non più di 250 posti di lavoro fissi e neanche tutti di lucani…se poi vogliamo contare anche chi è assunto per due-tre mesi all’anno, magari ci arriviamo a quelle cifre, ma non sono difinibili come posti di lavoro, bensì come precariato…da non prendere neppure in considerazione tutto il resto