Mediterraneo, convegno su cooperazione con Paesi dei Balcani

16/11/2010 10:50A Matera, giovedì 18 novembre, si discuterà di “Monitoraggio ambientale dei siti industriali inquinati”

AGR“Il Monitoraggio Ambientale dei Siti industriali Inquinati”. E’ il tema del convegno che si terrà giovedì 18 novembre a Matera, nel complesso residenziale Le Monacelle, nell’ambito degli Accordi di “Programma Quadro di Cooperazione Regionale con la Sponda Sud del Mediterraneo e dei Balcani Occidentali, Linea di intervento Ambiente e Sviluppo Sostenibile”.

L’evento è organizzato dalla Regione Basilicata, Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa ed Innovazione Tecnologica e Dipartimento Ambiente, in collaborazione con la Regione Piemonte, all’interno del Progetto Integrato PRIMA “Monitoraggio ambientale in aree ad elevata criticità, assistenza tecnica per l’elaborazione di piani e programmi per la tutela, la salvaguardia ed il miglioramento di risorse naturali in siti inquinati”.

Il Programma di cooperazione è finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico ed è promosso dal Ministero degli Esteri per la creazione di partenariati territoriali interregionali con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e dei Balcani.

Il progetto “Prima”, che sarà illustrato nella sessione mattutina del convegno, a partire dalle 9,00, prevede la cooperazione tra le Regioni italiane ed istituzioni serbe e bosniache per la realizzazione di indagini e caratterizzazioni ambientali in aree ad elevata criticità volte all’elaborazione di master plan per la tutela, la salvaguardia ed il miglioramento della gestione delle risorse naturali provenienti da siti inquinati. Il Progetto opera in 4 aree: Zenica (Bosnia), Pancevo, Jagodina e Nis (Serbia).

Le Regioni italiane coordinate dalla Regione Basilicata nell’ambito della Linea di intervento Ambiente e Sviluppo Sostenibile sono Sicilia, Calabria, Piemonte, Sardegna, Emilia Romagna, Puglia, Veneto, Abruzzo, Campania. Gli enti esecutori impegnati nella realizzazione delle attività sono organismi e centri di ricerca specializzati nella tutela dell’ambiente, nella gestione delle acque e nel risanamento ambientale.
Gli enti attuatori della Regione Basilicata sono il Dipartimento Ambiente e Territorio, il consorzio Tern (Tecnologia per le osservazioni della Terra e i rischi naturali), il Dipartimento Ditec (Dipartimento tecnico economico per la gestione del territorio agricolo e forestale) dell’Università di Basilicata, l’Ato (Autorità d’ambito territoriale ottimale).

La sessione pomeridiana del convegno, un Focus di approfondimento della gestione dei siti inquinati, coordinata dal direttore generale del Dipartimento Ambiente Donato Viggiano, inizierà alle 15,00 e sarà incentrata sulla discussione di nuove proposte di collaborazione con i Paesi Balcani, nell’ambito del monitoraggio ambientale, in vista delle possibilità di finanziamento offerte dai Programmi Comunitari IPA e South East Europe.

All’evento parteciperanno partner italiani e stranieri provenienti da Bosnia Herzegovina e Serbia
Prevista, inoltre, la presenza dei rappresentanti delle Autorità di Gestione di entrambi i Programmi e del Ministero per l’Ambiente serbo.

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bene, non riusciamo a fare un convegno serio e sereno sulle dinamiche del monitoraggio in basilicata (ma che dico, neppure nella sola val d’agri, dove al convegno del wwf sul monitoraggio petrolifero la regione era del tutto assente), ma siamo davvero bravi a farlo sulla serbia etc etc…non che non sia importante, per carità, soprattutto in paesi dove alcune qualità di armamenti hanno posto problematiche a cui nessuno sinora ha dato risposta, ma a casa nostra uno vogliamo farlo e per bene, senza velature, tuttapposto e sfilata di cicisbei?