allarmismi?

Arsenico nell’acqua potabile a Melfi e Barile. Arpab: “Era dovere informare, ma non creiamo allarmismi”

4 gennaio 2011

Riportiamo l’articolo apparso sul Quotidiano della Basilicata che evidenzia nell’area del Vulture Melfese il pericolo Arsenico. Nel mese di dicembre scorso era stato il Ministero della Salute a segnalare la presenza del problema nelle acque potabili per uso umano in Italia. Nell’elenco non comparivano Comuni Lucani. Oggi emerge questo problema anche a Melfi e Barile segnalando l’urgenza di comprendere i motivi della contaminazione da parte del pericoloso elemento da tenere sotto controllo verificando le potenziali fonti di inquinamento. Di seguito la notizia: “Alcuni pozzi delle città di Melfi e Barile potrebbero contenere acqua impura. L’agenzia regionale per l’ambiente di Basilicata ha rilevato il valore del parametro di arsenico superiore al limite previsto per legge in alcuni serbatoi dei due comuni lucani. Per questo motivo l ‘Arpab ha inviato all’unità operativa di igiene degli alimenti e della nutrizione della ASP una comunicazione analitica di tutte le analisi eseguite dal proprio laboratorio strumentale. Il decreto legge che regolamenta la materia, numero 31 del 2001 specifica che l’arsenico presente nell’acqua non dovrebbe superare 10 microgrammi per litro.

In effetti secondo le rilevazioni effettuate il ventuno dicembre dello scorso anno presso la fontana di Melfi del Bagnitello, di largo Pagniello, in piazza Bosco del Littoio, via San Lorenzo e via del Mulino la presenza di arsenico risultava sempre superiore di un valore compreso tra i 13 ed i 15 microgrammi per litro. Nel vicino camune di Barile si era arrivati fino ad un riscontro di 17 microgrammi, tanto che la prima ordinanza  dell’amministrazione comunale nel 2011 consigliava ai residenti di non utilizzare l’acqua del rubinetto. In pieno centro di Barile, ancora ieri sera , erano affissi dei manifesti di avviso alla cittadinanza. “Il nuovo corso dell’Arpab – spiega il direttore generale, Raffaele Vita – sarà improntato alla massima trasparenza. Senza creare inutili allarmismi è pur vero che si trattava di un preciso dovere nel comunicare l’esito delle nostre analisi. Sono già stato informato e rassicurato dai massimi dirigenti di Acquedotto Lucano che si sta facendo tutto il necessario per far rientrare quei valori nella normalità. Non è un caso che l’ordinanza del comune di Barile sia già rientrata dopo che evidentemente i tecnici di Al sono intervenuti per sanare l’impurità. L’auspicio è che lo stesso accada anche a Melfi dove tuttavia Ia rilevazione del dato riscontrato sul campione di fontana del Bagnitello lascia qualche perplessità. In quell’impianto, infatti, il rilevamento dell’Arpab è stato effettuato due volte a distanza di una settimana . Il 21 dicembre scorso il valore di arsenico presente nell’acqua aveva toccato i 13 microgrammi. Una settimana dopo, precisamente il 29 dicembre scorso, la presenza della pericolosa sostanza era salita a 14. Pare tuttavia che anche a Melfi i tecnici di Acquedotto Lucano siano già intervenuti per risolvere l’emergenza. Intanto nella zona del centro storico tante famiglie hanno autonomamente deciso di non far uso dell’acqua di rubinetto, almeno fino a quando la situazione non tornerà normale. Più fortunati sono i residenti del quartiere di Valleverde dove la presenza di arsenico nell’acqua non ha superato i 7 microgrammi.   Lo stesso valore è stato riscontrato presso il serbatoio adiacente il mattatoio comunale. Certo la solerzia e la grande coerenza dimostrata dall’Arpab rappresenta una garanzia di affidabilità dell’agenzia regionale. Ora non resta che attendere comunicazione di Al, la più rapida possibile che certifichi il rientrato allarme: la posizione ufficiale di Acquedotto lucano, intanto ,ieri è stata quella di aver confermato la soluzione del problema a Barile.

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l’articolo è tratto da un lancio degli amici di OLA…sovviene una domanda oltre l’allarme – ma quale allarmismo?..qui la cosa è conclamata!!! – se si ammette che c’è un nuovo corso ARPAB (tutto da verificare…e chi si fida?), vuol dire che ne esisteva uno vecchio che queste informazioni non le dava prefigurandosi un grave reato penale?…meditiamo, gente, ed ai magistrati, indaghiamo, gente, indaghiamo!!!