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Flovilla (Udc): Utile un’assemblea del centrosinistra lucano

06/02/2011 10:35BAS  “L’idea di convocare un’assemblea generale del centrosinistra, magari in coincidenza con il primo anniversario delle regionali che hanno segnato in Basilicata la nascita di una coalizione più allargata e più ampia al centro, è senza dubbio un passo avanti importante per completare ed estendere quella riflessione avviata dal Pd con l’assemblea di Rifreddo e per rilanciare l’azione riformatrice e di buona politica sociale del governo regionale”. E’ il pensiero del vice coordinatore regionale dell’Udc Antonio Flovilla, secondo cui “la grande novità politica a distanza di un anno è la nascita di un Polo nazionale di centro che rappresenta un nuovo, perché più ampio, soggetto politico di moderati ma autenticamente riformisti, di cattolici fortemente motivati dal “bene comune”, che si candidano a svolgere un ruolo di protagonisti nei processi di riforme tanto attesi. E’ una novità di cui ovviamente il centrosinistra lucano deve tenere conto per rafforzare la sua capacità di interpretare bisogni ed aspettative della nostra società e delle 131 comunità locali”.
“Quanto al dibattito tra “rottamatori” e non – aggiunge – confesso che non mi appassiona la divisione manichea e netta tra chi pensa di interpretare il “nuovo” e chi è catalogato nel “vecchio”, mentre mi appassiona sicuramente discutere della ricomposizione della frattura generazionale che vive il Paese. Bisogna tornare a parlare di merito e di occupazione possibile, dobbiamo dialogare con quei ragazzi che – per trovare una collocazione decente per le loro professionalità – sono costretti ad andare all’estero. Quelle giovani leve sono rappresentano un depauperamento duplice per l’Italia: in primo luogo perché, con il loro esodo, perdiamo cervelli e intelligenze che potrebbero contribuire al miglioramento del nostro Paese; in secondo luogo perché i soldi per la loro formazione sono stati erogati dall’Italia. Ovviamente, se vogliamo parlare con serietà del problema dei giovani – dice Flovilla – dobbiamo affrontare con serietà anche l’enorme problema del debito pubblico: perché non è giusto ed è suicida – come sistema Paese – lasciare ai ragazzi i debiti che abbiamo accumulato noi. Dobbiamo fare gli sforzi e i sacrifici necessari per fare in modo che questo gigante non se lo ritrovino sulle spalle. Io credo – dato che si parla tanto del sistema fiscale – che se noi sgravassimo dal peso fiscale l’intero mondo dell’occupazione giovanile qualche buon passo avanti si farebbe, invece di fare tutte le manfrine che si sono verificate negli ultimi giorni. Dobbiamo fare in modo che i giovani possono andare a lavoro senza preoccuparsi del peso fiscale. Credo che sarebbe anche giusto assumersi il peso della loro assistenza previdenziale: sgravare il lavoro dei giovani da tutti i balzelli che gli si sono accumulati sopra in tutti questi anni. Per farlo si dovrebbe riequilibrare la situazione generazionale del Paese, redistribuendo alcune delle risorse accumulate e destinate per gli anziani a favore dei giovani. Un’operazione ovviamente dura per tutti, ma necessaria. Questo significa cambiare. Bisogna poi trovare una formula per spiegare quale tipo di crescita vogliamo vedere realizzato per il nostro Paese, avendo anche a mente che le condizioni che si sono verificate a livello internazionale e globale non chiedono soltanto una crescita di vecchio tipo, una crescita “punto e a capo”. Il mondo di oggi e il sistema che lo governa chiede ai Paesi una crescita che sia eco-sostenibile, che abbia cura dell’ambiente e che abbia a cuore anche la qualità del vivere. Questo significa – conclude Flovilla – incominciare a far passare in termini positivi (e non negativi) non l’austerità, di cui mi importa molto poco o nulla; ma la sobrietà, che in termini pratici significa l’uso “buono”delle cose “buone”. Per fare tutto questo noi dobbiamo andare alle elezioni, dobbiamo tornare a votare. Tenere il nostro Paese imbrigliato e legato ai festini di Berlusconi significa uccidere l’Italia. È meglio andare a votare”.
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perchè pubblico il lancio di costui?…perchè costui rappresenta alcuni poteri “particolari” nella politica lucana (spiegherò con calma ed a tempo debito e con le carte perchè dico particolari), poteri che lungi dal rappresentarsi visibilmente in un solo partito, piuttosto infiltrano più partiti…un sovrapartito, se volete…un po’ come alcune strutture intese qualche decennio fa a costituire “cabine di manovra” in grado di portare in una direzione piuttosto che in un altra, sempre in un malinteso senso di “rinascita democratica” inteso non solo a livelli più ampi, ma nella scala delle dimensioni, anche a livello locale…il gioco di costui (non più consigliere regionale e presidente della commissione affari istituzionali, ma ora vice-segretario della forza politica che aspira a fare da bilanciere della politica lucana, l’udc) è spingere verso alcune alleanze per consolidare alcuni poteri già insediatisi in regione e che premono per avere fette di torta più grandi in alcuni affari…parliamo di inceneritori (ognuno di essi costa una media di 300 milioni di euro, un affare colossale per chi li costruisce) e di rifiuti (gestione del ciclo), parliamo di nucleare (centrali che costano miliardi di euro e siti unici di stoccaggio, entrambi in qualche modo allocabili con una certa prevedibilità in regione), di gestione dell’acqua (l’acqua lucana è un affare davvero grande), di petrolio e gas (con l’entrata in funzione di tempa rossa, la produzione di energia equivalente della basilicata si attesterà intorno al 7,5-8% del fabbisogno energetico nazionale, al netto di tutti gli altri giacimenti che da montegrosso in poi interessano tanti), di infrastrutturazioni energetiche (valle dell’energia e stoccaggio sotterraneo di gas in val basento) e poi ancora formazione (con un buon badget di circa 189 milioni di euro), sanità ed assistenza (qui c’è un fettona dell’interesse di questi poteri che la riforma sanitaria regionale serve sul piatto della voracità di alcune “benemerite”) e via discorrendo…alcune di queste forze si sono raggruppate da qualche tempo nel soggetto politico che si porrà a perno di ogni coalizione di governo e spingono perchè il peso specifico e quello assoluto di certi interessi sia irrobustito da chiare indicazioni politiche…così non parliamo solo degli interessi del gruppo caltagirone a cui casini è strettamente legato, ma parliamo anche di opus dei, comunione e liberazione ed altre “associazioni” che fiutato l’affare lucania e vista la tendenza al vendersi facile dei politicanti pd nostrani, son da qualche tempo sbarcati in regione…attenzione, dunque!!!