Legalita’: sen. Digilio (Fli), su “allarme Bankitalia”

12/03/2011 10:47

BAS “Senza addentrarmi nella discussione in atto tra molti esperti di statistica ed economisti, nonché numerosi leader politici, sulla cosiddetta misura del benessere e i limiti del Prodotto interno lordo (Pil) come indicatore del progresso di un Paese, l’allarme lanciato ieri dal Governatore della Banca d’Italia Draghi sull’incidenza della criminalità mafiosa in Puglia e Basilicata, in trent’anni, del 20% del Pil delle due regioni, richiede un serio approfondimento”. A sostenerlo è il coordinatore regionale di Futuro e Libertà sen. Egidio Digilio.
“Non essendo tra quelli che considerano la Basilicata “terra di malaffare”, al punto da meritare la celebrazione di una Giornata Nazionale dedicata alle vittime di mafia, bloccando per un giorno un’intera città, le parole di Draghi –aggiunge – mi sembrano particolarmente gravi perché provengono dal Governatore della Banca d’Italia e perché, incautamente, accomunano due realtà regionali così diverse per presenza della criminalità organizzata. Se non sono un lettore distratto, le cronache giornalistiche degli ultimi mesi, riferiscono che la cosiddetta “quinta mafia lucana” o nota come “Basilischi” è stata da tempo annientata, mentre l’attenzione di magistrati ed inquirenti nella nostra regione è rivolta ai fenomeni dell’usura, di illeciti economico-finanziari, alla gestione di appalti pubblici. Per questo, ritengo che il Governatore Draghi debba precisare i suoi dati riferiti alla situazione lucana specie per aiutarci a comprendere l’entità del fenomeno di “criminalità economica” sul quale – dice Digilio – sicuramente concentrare ogni sforzo e rafforzare ogni azione di legalità e trasparenza. Francamente, l’allarme di Draghi stona terribilmente con l’ultima vicenda politica locale che ha visto un assessore provinciale di Potenza “licenziato” dal Presidente perché la sorella rifornisce di carburante gli automezzi della Provincia. Non a caso le interpretazioni politiche sui motivi reali del “licenziamento” mi convincono di più, sino a ritenere più che verosimili le manovre del sen. Belisario contri amici di partito”.

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e mi pare che nonostante tutte le differenze di idee che si possono avere con di gilio e futuro e libertà, la concludenza del tema sollevato ci sia tutta