La Mostra delle Regioni – La scheda16/03/2011 10:59AGR    Nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia sarà allestita a Roma la Mostra “Regioni e Testimonianze d’Italia” che verrà aperta il primo aprile e potrà essere visitata fino al 3 luglio.
Le Regioni, con le proprie varietà e peculiarità, potranno così mostrare il lungo ed articolato percorso che ha caratterizzato l’evoluzione in realtà amministrative concrete, potranno dare visibilità ai protagonisti e a tutte quelle eccellenze che nel corso degli anni ne hanno segnato il carattere.
Ogni Regione dunque presenterà le tappe che hanno contribuito a forgiarne l’immagine ed al tempo stesso saranno resi noti i percorsi che hanno integrato le singole realtà territoriali nella tradizione nazionale.
La scelta di Roma 2011 non può non ricollegarsi idealmente alla prima mostra delle Regioni che si tenne proprio a Roma nel 1911. Quelle celebrazioni cambiarono radicalmente il volto della città e cento anni dopo, molti dei luoghi che ne furono protagonisti, ospiteranno una nuova mostra in una dialettica simbolica tra passato e futuro, tra le radici della Nazione ed i progetti per l’avvenire.
Un ruolo chiave sarà riservato al Vittoriano che a cento anni dalla sua inaugurazione diventerà il centro delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità ed il punto di partenza della Mostra delle Regioni.
Il Vittoriano non rappresenta solo un elemento di continuità con un passato glorioso, ma si pone a diventare un monumento simbolico, carico di riferimenti alle radici ed alla storia della Nazione.
La grande Mostra delle Regioni, dunque, si candida a diventare un’occasione preziosa per riflettere sulla dialettica tra diversità ed unità. Da un lato la diversità delle cento, mille città, la diversità dei dialetti, della cultura e tradizioni. Dall’altro l’unitarietà basata sullo sviluppo di una lingua comune, di modelli, di arti visive, musica e teatro. Insomma Cento Italie che sono poi diventate la spina dorsale dello Stato Italiano. Tutte quelle realtà, messe a sistema, costituiscono uno dei grandi elementi di forza di questo Paese, della sua storia, del suo saper fare e delle sue competenze.