comunicato da lavello

pubblico con leggero ritardo il comunicato degli amici di lavello

Conferenza stampa con “light buffet” e i trogloditi del Vulture. 

Venerdì 23 settembre scorso si è tenuta una conferenza stampa di Fenice: adesso è tutto chiaro.Alla fine del 2010, Fenice SPA ha costituito una società a responsabilità limitata per offrire la possibilità all’ing. Steardo, amministratore delegato di FENICE-AMBIENTE SRL, di affermare in conferenza stampa: “io non c’ero quando Fenice stava inquinando”.

Oggi, ovvero dal 2010 in poi, tutto è stato risolto. La fogna che perdeva è stata turata. E’ strano però che l’ing. Stardo e lo stuolo di tecnici e legali presenti in conferenza stampa non abbiano parlato delle perdite delle vasche di contenimento delle acque di raffreddamento. Eppure nell’analisi di rischio tecnologico prodotta in conferenza di servizi si parla di proprio di questo.  Dopo lo shock iniziale della lettura dei dati ARPAB dal 2002 al 2007, ci siamo tranquillizzati. Eppure una serie di dubbi attanagliano il nostro cervello.Per esempio ci piacerebbe capire il significato dell’affermazione dell’ing. Steardo: “…spesso succede che per ragioni idrauliche, che questi pozzi, oggi non siano in grado ci captare una quantità di acqua sufficiente per poter svolgere una attività di campionamento secondo le norme che regolamentano la materia…”, tanto che Fenice proporrà nel piano di bonifica la realizzazione di pozzi più piccoli.Non è un dettaglio da poco.

Nell’ultima conferenza di servizi, l’ARPAB, ha dato il proprio nulla osta alla prosecuzione delle attività di Fenice, basandosi sulla registrata diminuzione dei livelli di inquinanti in falda. Ma l’acqua presente in falda era sufficiente per fare le analisi?

Non è che per caso ARPAB, parlando di diminuzione, facesse riferimento al livello di “quantità” totale di acqua presente in falda?

Fenice lamenta la scarsa produzione di rifiuti nella nostra regione, ossia poco carburante per il forno a griglia. Ma allora per quale motivo spendere circa 3MLN di Euro per sostituire il forno a griglia se nel 2009 sono stati bruciati appena 5.700 tonn di rifiuti urbani su una capacità complessiva di 30.000 tonn/anno?

Perchè a marzo 2011 FENICE-AMBIENTE SRL chiede alla Regione Basilicata addirittura un ampliamento di capacità da 30.000 a 39.000 tonn/anno?  Nel bilancio 2010 della capofila Fenice SPA si parla di una svalutazione di 200MLN di Euro a causa della ridotta produttività industriale registrata in Italia ed in modo particolare del cliente FIAT. In conferenza stampa non è stata data risposta alla richiesta di conoscere la quantità di rifiuti conferiti da SATA.Eppure sappiamo essere è pari a circa il 20% del totale dei rifiuti pericolosi industriali bruciati nel forno rotante.Dal 2008 l’inceneritore non incassa più il Cip6, ossia l’incentivo per la produzione di energia utilizzando fonti alternative da petrolio.FENICE-AMBIENTE SRL, nonostante questo scenario poco favorevole, spende circa 3MLN di euro per la sostituzione del forno a griglia e altrettanti per la Messa In Sicurezza in Emergenza del sito.Ing. Steardo, ma è stato informato del fatto che la Provincia e tutti i Comuni della zona sono fortemente intenzionati a potenziare la raccolta differenziata?

Francamente quelle di Fenice-Ambiente SRL ci sembrano strategie aziendali un po curiose! Ed infine un’ultima domanda la vorremmo rivolgere al Presidente della Regione Vito De Filippo ed al Presidente della Provincia Piero Lacorazza: “MA A COSA SERVE DAVVERO QUESTO INCENERITORE?”  Presidenti, vogliamo provare seriamente a mettere in atto un piano di smaltimento dei rifiuti e collocarvi immediatamente i 54 lavoratori Fenice?