è ormai del tutto evidente che la situazione neve sta sfuggendo di mano alle autorità regionali…sia chiaro, nessuna voglia di fare polemiche in un momento in cui occorre prima risolvere le elergenze, poi chiedersi se ci sono state colpe nell’amministrazione delle risoluzioni e di chi, ma è oggettivo che il coordinamento regionale della protezione civile, in capo alla regione basilicata, sta fallendo la sua opera o quantomeno non riesce a gestire una situazione che non è molto più grave di quanto i modelli di simulazione regionale prevedono per eventi nevosi in un territorio…si è nettamente impreparati, sia logisticamente, che politicamente…ma avremo modo di parlarne…per il momento…

Neve: Digilio (Fli), in Basilicata intervenga esercito08/02/2012 10:36

BAS    Il sen. Egidio Digilio (Fli) ha chiesto stamani al ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola di predisporre l’invio urgente di militari in Basilicata e al Capo del Dipartimento Protezione Civile Franco Gabrielli di inviare un commissario per l’attività di coordinamento della sala operativa della Protezione Civile della Regione Basilicata.
Quello che sta accadendo nelle ultime ore in Basilicata, regione che a differenza della capitale dovrebbe essere preparata a fronteggiare l’emergenza neve, un evento che si è già verificato spesso e con proporzioni per la caduta della neve simili all’attuale situazione – sostiene Digilio – viene raccontata oggi dai quotidiani regionali e dai continui servizi televisivi regionali e nazionali che stanno svolgendo una funzione importantissima di informazione: la macchina regionale della Protezione Civile è inadeguata mentre i sindaci e le Province sono lasciate da sole a fare quello che possono al punto che più di qualche sindaco minaccia di dimettersi. Persino i volontari del Gruppo Lucano lamentano un atteggiamento ostile e il Presidente della Provincia di Matera, come alcuni sindaci delle due Province, hanno chiesto lo stato di calamità, e scavalcando la Regione si sono rivolti direttamente alla Protezione Civile Nazionale. E’ evidente – dice il senatore di Fli – che il monitoraggio della situazione garantito dalla Centrale Operativa di Potenza non basta. Non vorremmo che fosse lo stesso monitoraggio effettuato a più riprese nel lago del Pertusillo per accertare le cause della moria dei pesci o per la situazione ambientale del Vulture-Alto Bradano nella vicenda Fenice. L’attenuante del rodaggio della guida del Dipartimento a cui è delegata anche la Protezione Civile regionale regge fino ad un certo punto perché non si può dichiarare che “è tutto sotto controllo”, almeno si abbia il coraggio di ammettere le situazioni di emergenza e di provare a risolverle. E allora – conclude Digilio – poiché la Regione (meno che mai Province, fa bene in proposito il Presidente Stella ad all armarsi per la situazione gravissima dei Comuni della Collina Materana, e Comuni) non è in grado di garantire interventi per liberare strade, contrade rurali, ferrovie, sistemi di comunicazione, garantire assistenza ad anziani e cittadini, non resta che fare affidamento sull’esercito”.

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la polemica è chiaramente abbastanza strumentale, ma ha i suoi fondamenti nell’atteggiamento tutt’appostista della protezione civile regionale che certo non deve aspettare la nomina dell’assessore competente per delega per ottemperare ai suoi doveri…a proposito, l’assessore competente è mancusi, appena nominato…quindi fate tutti gli scongiuri di rito, vista la sua reiterata incompetenza ed assoluta non lucidità (leggetevi il lancio che segue!!!)…ma ciò che descrive digilio, l’ateggiamento di assoluto distacco della regione dalle problematiche lasciate ai comuni ed alle province, è reale, palese e palpabile nella mancanza di un coordinamento efficace e di una sia pur minima previsione di scorte utili, per esempio il sale, terminato già ieri e di cui si attende l’arrivo dal foggiano (non si attraverso quali strade, visto che l’emergenza insiste anche pesantemente nelle zone di cerniera tra puglia e basilicata)…intanto si chiede l’intervento a pagamento dell’esercito (perchè nonostante questo appaia non possibile, invece l’intervento è da liquidarsi abbastanza onerosamente, come se l’esercito fosse altro dalle tasse che paghiamo per mantenerlo), ma non si ammette pubblicamente di non riuscire a gestire la situazione!!!