Ex Nicoletti Salotti, Pittella e Viti incontrano i sindacati

14/02/2012 12:37

Non solo il rinnovo della cassa integrazione in deroga ma il rilancio del sito: queste le linee di azione che la Regione sosterrà con il governo

AGR     Non basta garantire gli ammortizzatori sociali ai dipendenti dell’ex Nicoletti Salotti, ma è necessario tracciare un percorso per la rioccupazione dei lavoratori nell’ambito della riconversione del sito. Lo hanno sostenuto gli assessori alle Attività produttive Marcello Pittella e alla Formazione e Lavoro Vincenzo Viti in un incontro tenutosi questa mattina in Regione con le organizzazioni sindacali di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
Con la riunione è proseguito il confronto sulla vicenda dell’azienda che ha rappresentato una realtà rilevante nell’economia regionale. Per cui negli incontri di domani a Roma presso i ministeri delle Sviluppo economico e del Lavoro non sarà affrontato soltanto il nodo della proroga della cassa integrazione in deroga per i 315 dipendenti della ex Nicoletti, ma sarà avviata una fitta interlocuzione sulle prospettive del sito produttivo materano in vista dell’appuntamento del 15 marzo a Roma. In quella data è previsto un incontro per accelerare la sottoscrizione del Contratto di programma sul mobile imbottito.
Proprio questo strumento, a giudizio degli assessori Pittella e Viti, potrebbe essere la chiave di volta per restituire slancio all’area in crisi e rivitalizzare il sito della ex Nicoletti, su cui si è registrata una manifestazione di interesse da parte di una cordata di imprenditori.
I sindacati hanno avuto parole di apprezzamento per l’iniziativa degli assessori Pittella e Viti, che hanno immediatamente convocato un incontro per individuare soluzioni in merito alla vicenda del sito produttivo della ex Nicoletti Salotti, e per il metodo di lavoro inaugurato dai due assessori che punta alla sinergia delle risorse per le azioni che richiedono interventi congiunti dei due Dipartimenti.

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staremo a vedere perchè la faccenda si trascina ormai da molto tempo e nel frattempo la stessa appetibilità del sito produttivo comincia a decadere…di fatto occorrerà valutare le condizioni che porrà la cordata degli imprenditori in un settore che si è “suicidato” per l’allegria delle gestioni dei vecchi proprietari…perchè condizioni saranno poste dagli imprenditori e spese (pubbliche) si dovranno sostenere, questo è certo…

e quel che preoccupa più di tutto in un settore che ormai è stato “regalato” ai cinesi con i  quali colpevolmente si è scesi a confronto anni fa per l’assurdità globalizzante di credere che quello del mobile imbottito era un settore in continua espansione, anche in mercati che non avevano il target a cui vendere a meno di non arrivare a compromessi tra qualità del prodotto e costo, è che non vi sono idee tanto innovative da far presupporre rilanci industriali in un periodo di crisi…perchè la crisi del settore del mobile imbottito lucano è iniziata proprio di lì, da quella follia imprenditoriale della competitività su settori in cui era ovvio si sarebbe stati perdenti, ed il rilancio avviene in periodo di crisi questa volta più ampia…spero che vi siano altre visioni che quelle decotte dei sindacati e dei nostri assessori!!!