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pubblico l’estratto della delibera del comune di paterno (pz)
COMUNE DI PATERNO
PREMESSO :
· che la SHELL Italia E&P S.p.A. notificava al Comune di Paterno e contestualmente ai Comuni di Tramutola, Marsico Nuovo e Brienza, un’istanza finalizzata al rilascio del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi convenzionalmente denominato “Monte Cavallo”, che interesserebbe una superficie ricadente anche sul territorio della provincia di Salerno , Comuni di Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano e Teggiano;
· che la stessa relazione di accompagno rileva numerosi punti di criticità;
· che la zona oggetto della ricerca di idrocarburi in questione relativa al territorio di Paterno , ricade completamente nel perimetro di interesse del “Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese” , istituito con D.P.R. 8 dicembre 2007; classificata come “Zona 2 – di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione”;
· che le classi di rischio rilevate per la zona ricadente nel territorio di Paterno, in merito al rischio idrogeologico sono comprese tra R2 (medio) e R4 (molto elevato), e quindi è il Comune con il maggior grado di rischio secondo le previsioni riportate nel PAI della Regione Basilicata;
· che interventi di prospezione e di eventuale sfruttamento dei potenziali giacimenti petroliferi provocherebbero profondi squilibri nel delicato assetto idrogeologico;
· che la zona ricadente nel territorio di Paterno è classificata dal punto di vista sismico “al massimo rischio di sismicità, con pericolosità sismica 0,250 < p < 0,275” secondo i parametri dell’ I.N.G.V., e quindi la zona più a rischio in tutta l’area interessata dal permesso di ricerca; · che gli effetti locali quali rotazioni di blocchi rocciosi di notevole spessore attorno ad assi sub-orizzontali e spostamenti verticali relativi tra blocchi , potrebbe portare ad un eventuale sisma simile a quello del 1857, con danni e rotture di qualsiasi tubazione infissa nel sottosuolo finanche a profondità di 4000 metri;
· che effetti geologici simili sono stati rilevati e documentati da vari autori in seguito all’evento sismico del 1980;
· che eventuali rotture di tubazioni in fase di produzione di idrocarburi comporterebbero la fuoriuscita di fluidi nel sottosuolo con irrimediabili inquinamenti delle falde acquifere;
· che nella relazione presentata dalla SHELL Italia E&P S.p.A. , non sono individuate correttamente le varie sorgenti esistenti sul territorio Comunale di Paterno, ubicandone una soltanto al di fuori del perimetro interessato, quanto invece le varie sorgenti sono tutte nell’area in cui si chiede la prospezione;
· che nella zona interessata dal permesso di ricerca, ricadente nel territorio di Paterno , vi sono sorgenti diffuse a distanza di poche centinaia di metri l’una dall’altra, denominate : “Sorgitora”, “Chiasciumara”, “Amoroso” , “Vattinieri”, “Oscuriello”, Santa Maria” , “Panzone”, “Aggia”;
· che nel complesso tali sorgenti immettono nelle reti adduttrici dell’Acquedotto Lucano circa 800 l/s di acqua potabile di ottima qualità;
· che in particolare la “Sorgitora” alimenta l’Acquedotto dell’AGRI che fornisce acqua potabile a circa 40 paesi della Regione;
· che nell’area sovrastante le sorgenti , denominata “Mandrano-Mandranello” e quindi nei pressi di Monte Cavallo, vi sono ubicati degli inghiottitoi idrici che alimentano alcune di dette sorgenti;
· che un eventuale coltivazione di idrocarburi , non solo nell’area ricadente nel territorio di Paterno ma anche nelle zone limitrofe , costituirebbe un grave rischio per le acque sorgive, sia durante i lavori di perforazione che successivamente durante l’estrazione o addirittura ad estrazione esaurita, a causa di eventuali eventi sismici;
· che è importante salvaguardare le acque sorgive di Paterno anche per la progressiva diminuzione delle precipitazioni che caratterizzano l’attuale periodo di cambiamento climatico.
· che dev’essere evitato qualsiasi intervento che comporti anche una sola probabilità di arrecare inquinamento alle strategiche risorse idriche sotterranee;
· che detto rischio si ripercuoterebbe su gran parte della comunità regionale per effetto dell’acqua potabile fornita a circa 40 Comuni della Regione;
IL CONSIGLIO COMUNALE
RITENUTO
· necessario fare opposizione all’avviso in oggetto per impedire la ricerca di gas ed idrocarburi e l’apertura di pozzi esplorativi sul territorio del Comune di Paterno interessato dall’istanza della SHELL Italia E&P S.p.A., protocollata al n. 1130 in data 10 Febbraio 2012, per i motivi su esposti;