l’ipocrisia di bersani

riporto dal sito istituzionale della regione basilicata

PD: BERSANI, ‘CARTA DI POTENZA’ PER PROBLEMI MEZZOGIORNO
(ANSA) – Il Pd uscirà dalla Conferenza programmatica con una “Carta di Potenza” per “ridare voce e una dimensione nazionale ai problemi del Mezzogiorno”: lo ha detto ai giornalisti il Ministro ombra dell’Economia, Pier Luigi Bersani. “Usciremo da Potenza – ha spiegato Bersani – con una piattaforma che presenteremo in Parlamento e che cercheremo di agitare nell’opinione pubblica. Bisogna prendere intanto atto che sono scomparse le politiche meridionalistiche e che si stanno saccheggiando le risorse per il Sud: i fondi per il Mezzogiorno stanno diventando una specie di borsa da Mary Poppins, da dove si tirano soldi per qualsiasi cosa”. “Per questa parte del Paese – ha proseguito – non c’é uno straccio di idea. Noi ci prendiamo il compito di ridare voce al Mezzogiorno dentro le politiche nazionali: è un lavoro di lunga lena perché i problemi non sono piccoli. Bisogna partire dal ripristino immediato del credito di imposta automatico per investimenti di impresa. Fu ridicolo che si chiuse quel rubinetto per paura di spender troppo: noi dobbiamo aver paura di spendere poco da quel rubinetto. Ci vogliono investimenti e poi c’é bisogno di orientare le nostre politiche (fondi nazionali e comunitari) verso i servizi e le risposte ai diritti di cittadinanza perché dove sta bene un cittadino sta bene anche l’impresa”. Secondo il Ministro ombra, inoltre, “bisogna mettere il Mezzogiorno dentro il dibattito sul Federalismo. Per ora c’é stato solo un dibattito confuso e generico, noi, invece, siamo interessati, numeri e carte alla mano, a trovare soluzioni che possano essere convincenti per tutti. Fino ad adesso – ha concluso – si è fatta tanta propaganda ma non si sono tirati fuori i numeri dai quali, invece, bisogna partire”.

 

 

parole e solo parole a scopo elettorale…mi chiedo ma a cosa pensava bersani, che oggi parla dello sfruttamento delle risorse della regione in una intervista al pd3, quando nel ’98 era uno dei principali sponsor dell’accordo eni-regione sul petrolio in val d’agri?…caro (è un modo di dire!) bersani, questa si chiama ipocrisia!!!

Un pensiero su “l’ipocrisia di bersani

  1. UDITE UDITE IL GRAN PRESIDENTE DELL’ARABIA BASILICATA
    PARLA DI ” FONDI SOVRANI ”

    Presentato il rapporto di monitoraggio del P.O. Val d’Agri

    17 luglio 2008

    Fino ad oggi per il programma operativo Val D’Agri è già stato impegnato il 75 percento delle risorse disponibili (350 milioni di euro) per investimenti su infrastrutture, regimi di aiuto e servizi. L’azione della Regione ha prodotto, fino al mese di febbraio 2008 da 700 a 800 posti di lavoro, ma potrebbero essere molti di più se si considerano i numerosi investimenti per lo scorrimento di graduatorie di bandi per le pmi messo in campo negli ultimi mesi. La qualità di aria, terra e acqua, monitorata costantemente da Arpab e Agrobios con una quantità di strumenti molto più consistente rispetto alle indicazioni normative, è molto rassicurante. Così come sono tranquillizzanti i dati epidemiologici.
    Sono solo alcuni dei numeri illustrati oggi dal presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso di un incontro convocato per presentare il Rapporto di monitoraggio sull’attuazione del programma operativo “Val D’Agri, Melandro, Sauro e Camastra” al quale hanno partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino, l’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali, di Uncem, Anci e Upi.
    “L’incontro di oggi – ha detto De Filippo – è molto importante perchè affronta un programma operativo, quello della Val D’Agri, che ha fatto tanto parlare”. De Filippo ha ribadito che il modello della gestione delle risorse petrolifere costruito dalla Regione Basilicata, in un contesto di totale assenza di esperienze precedenti nel Paese, mostra oggi i segni positivi della sua capacità innovativa. “Non esiste possibilità di “petrolizzare” nè il nostro presente nè il nostro futuro perchè sappiamo che questo risorsa è solo molto limitatamente nelle nostre mani”, ha detto De Filippo. Ed ha aggiunto: “Stiamo parlando del 6 percento di un’attività che comincia a consegnarci risorse consistenti solo a partire dal 2006, 30 Meuro, e nel 2007, 50 Meuro. In nessuna parte del mondo la gestione del petrolio produce miracoli, come abbiamo avuto modo di verificare direttamente. In Arabia Saudita, dove si estraggono circa 10 milioni di barili al giorno, non c’è crescita del pil, ma aumenta solo la ricchezza delle famiglie proprietarie di quelle concessioni. In Alaska si offrono mille dollari per ogni persona che trasferisce la sua residenza in quel Paese. Mentre in Norvegia o nell’Alberta (provincia del Canada occidentale) hanno costruito fondi sovrani indirizzati a raccogliere risorse per investirli sui mercati internazionali utilizzando gli interessi per investimenti su infrastrutture e servizi, proprio come sta facendo la Basilicata”.
    Il presidente della Regione si è quindi soffermato sul rapporto di monitoraggio. “Siamo arrivati a un punto fondamentale che ci serve a capire quali sono stati, in questi anni, i punti di forza ed i punti di debolezza del Po Val D’Agri, uno strumento che abbiamo saputo costruire tutti insieme e che ora tutti insieme intendiamo approfondire per capire in quale direzione muoverci. Nella costruzione di questo strumento abbiamo fatto scelte molto utili collegate al resto dell’attività programmatoria sia regionale che nazionale e comunitaria. La coerenza con il Por 2000 – 2006 è stata molto utile a costruire rapporti e relazioni fra i diversi strumenti. E un approfondimento, su questi temi, verrà affrontato nei prossimi giorni anche dal Consiglio regionale. E non è certo un caso che domani presenteremo le nostre proposte per rendere più competitivo il nostro sistema produttivo andando a rafforzare il campo della strategia per lo sviluppo dell’intera regione. Occorre – ha concluso De Filippo – recuperare le lezioni positive del passato e costruire, ancora una volta tutti insieme, nuovi strumenti per rendere ancora più importante il Po Val D’Agri e lo sviluppo di tutta la Basilicata”. (fonte: AGR/Basilicatanet)

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