dacci oggi il nostro GAP quotidiano

continua anche questa mattina dalle ore 10.00 a potenza nel rione cocuzzo (serpentone) la distribuzione di generi di prima necessità, pane e pasta, a prezzi da filiera corta che il gap, a cui il comitato no oil lucania aderisce, promuove nell’ottica di eliminare alcuni passaggi distributivi che danno origine alle odiose speculazioni che tutti ben conosciamo sotto forma di aumenti indiscriminati dei prezzi di questi alimenti base, aumenti ingiustificabili a fronte dei prezzi correnti delle materie prime…siamo coscienti che una simile distribuzione da sola non basta ed occorre ben altro per influire sui meccanismi di formazione del prezzo, ma crediamo che simili iniziative possano fungere da sprone sia per la nascita di una coscienza critica e collettiva del “chiedere” che qualcosa venga fatto, sia come pungolo al “fare” per l’istituzione

le filiere corte sono un obiettivo condiviso da tanti, ma nei fatti ben poco praticato dal momento che una loro messa a sistema comporterebbe vincoli e regolamentazioni su settori di mercato oggi talmente deregolamentati, con la scusa di una ideologica e taumaturgica auto-soluzione dei problemi che alcuni credono o vorrebbero far credere il mercato possegga, da apparire sempre più una jungla, sia per il produttore-agricoltore e primo trasformatore su cui grava il peso di costi di produzione e rischi di impresa sempre più vincolanti e fuori dal proprio controllo, sia per il consumatore finale, totalmente succube dei bisogni

bene, noi ci stiamo provando ad aprire un sentiero percorribile in questa jungla e chissà che… 

Un pensiero su “dacci oggi il nostro GAP quotidiano

  1. stamani ho partecipato alla commemorazione dei caduti in guerra, ciò che mi ha colpito , non il ritardo nel festeggiare, ma la scarsa presenza della gente e la volontà invece di quei pochi reduci, che ormai si contano sulle dita delle mani, a non voler dimenticare anzi forse a ricordare agli altri,quello che loro hanno vissuto, sofferto ,semplicemente e non mi sembra poco, per regalare a noi un mondo migliore soprattutto libero.. mi chiedo dove fosse la gente e cosa regaleremo noi a chi verrà dopo.. forse dovremmo pensare un pò di più a quei quattro reduci, fieri di avere lottato, di avere aperto un nuovo sentiero..

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