cazzate costose

copincollo solo parzialmente, vista l’assoluta inutilità della notizia:

 

BASILICATA SUL WEB: APT ED OPERATORI A CONFRONTO

 
15/12/2008 11.05.33
[Basilicata]

“Una ricca e qualificata partecipazione e un intenso e appassionato dibattito hanno caratterizzato “Basilicata nel web”, il secondo meeting promosso dalla nuova Apt con gli esperti di comunicazione digitale che già operano nel complesso e affascinante mondo del web 2.0, che si è svolto sabato in un’aula del consiglio regionale”. E’ quanto afferma in una nota l’Apt di Basilicata.
L’azienda di promozione territoriale della Basilicata punta molto sulle tecnologie digitali e i nuovi linguaggi del web, avendo da tempo avviate sperimentazioni nei mondi virtuali (Lucania Lab su Second life), attività di social network (lucanialab.ning.com) e di blogger (basilicata.travel). In una più ampia logica di costruzione di sistemi turistici e di messa in rete degli operatori, il direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri, ha lanciato una sfida, accolta con entusiasmo dagli operatori lucani della nuova frontiera digitale, per costruire insieme forme innovative di interazione tra pubblico e privatoUna sfida che in parte è in anticipo sui tempi, perché è ancora insufficiente la copertura della larga banda in ampie aree della regione, requisito tecnologico indispensabile per la piena valorizzazione delle realtà del web 2.0…Il direttore generale del Dipartimento Attività produttive, Andrea Freschi, nell’introdurre i lavori, è partito dai punti di criticità…ma ha anche evidenziato le straordinarie potenzialità che hanno indotto la giunta regionale a prevedere investimenti massicci per la promozione del territorio sul web, interventi che non possono essere gestiti in proprio dall’Apt ma che prevedono appunto la valorizzazione delle risorse esistenti sul territorio…Il direttore Perri, nello stimolare la messa in comune di esperienze, sollecitare proposte, critiche e indicazioni ha anche delineato la complessità dei temi sul tavolo. Le modalità stesse della produzione dell’informazione del web 2.0 e la sua canalizzazione pongono problemi seri anche di natura amministrativa. Se la comunicazione istituzionale del pubblico deve comunque restare in qualche modo legata a modalità di riconoscibilità autoriale e di selezione redazionale dei contenuti, il rapporto con l’articolato e diversificato universo del web 2.0 impone la capacità di dare nuove risposte. Uno degli obiettivi del tavolo che si è costituito oggi è proprio quello di ragionare insieme pubblico, privato sociale e imprese per stabilire nuove regole del gioco dentro la cultura del social network per costruire relazioni più avanzate ma che comunque in qualche modo devono essere riconducibili alle modalità di spesa dei fondi europei…

se bisogna spendere soldi per cazzate, l’apt pare sempre in prima linea…anche se dietro le cazzate avanzano sempre silentemente progetti dove la parola privato si affianca sempre alla parola pubblico e dove alla materialità di un tessuto economico che necessita di interventi reali, si sostituisce sempre l’immaterialità di un sistema che pare dover sempre servire chi non volendo far nulla s’ingegna ad inventare qualcosa che “deve” sembrare necessario