cifre e disponibilità…

Fisco: 5% ‘paperoni’ dichiara più di metà contribuenti

Metà contribuenti sotto 15.654 euro di reddito. La media si attesta invece a 19.750 euro

La metà dei contribuenti ha un reddito complessivo dichiarato inferiore a 15.654 euro. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi del 2012, presentate in settembre 2013 diffuse oggi dal ministero dell’Economia. Il reddito medio e’ a 19.750 euro.

Dalle dichiarazioni risultano 350 mila lavoratori dipendenti in meno rispetto al 2008. Rispetto al 2008 si registra un calo di 190 mila pensionati, di 32 mila imprenditori e 138 mila soggetti che dichiarano reddito da partecipazione. In compenso i lavoratori autonomi tra il 2008 e il 2012 sono 128mila in più.

Un divario fortissimo tra ricchi e poveri: il 5% dei contribuenti con i redditi più alti dichiara il 22,7% del reddito complessivo. Si tratta di una quota maggiore di quella dichiarata da metà contribuenti, quelli con redditi più bassi

Tra il 2008 ed il 2012 il reddito medio dei lavoratori dipendenti è sceso del 4,6%, quello dei pensionati è invece cresciuto del 4,6%. Il reddito medio dei lavoratori autonomi è sceso del 14,3%, quello degli imprenditori dell’11%.

Oltre 10 milioni di contribuenti non pagano un’euro di Irpef grazie alle diverse forme di detrazioni ed esenzione. Ci sono pero’ 31,2 milioni di soggetti (il 75% dei contribuenti) che paga in media un’Irpef ‘netta’ di 4.880 euro.

Ammonta a circa 23 miliardi di euro il patrimonio immobiliare all’estero dei cittadini italiani. A possedere immobili in altri paesi risultano 113 mila soggetti. Sono invece 130 mila i soggetti che dichiarano attività finanziarie all’estero per 28 mld di euro.

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pubblico questi dati agghiaccianti non per fotografare ancora una volta la potenza della crisi, quanto per far emergere con chiarezza il dato che sono oltre 20 milioni i contribuenti che ad oggi percepiscono redditi sotto quella soglia dei 15.000 euro sulla quale pensa di intervenire (con coperture ancora poco convincenti) il governo con i famosi 80 euro/mese di cui ancora non si conoscono le modalità di erogazione…l’inps si dichiara pronto ad intervenire come da lancio seguente…

(ANSA) – ROMA, 26 MAR – L’Inps sarebbe ”doverosamente disponibile, se chiamata” ad avere un ruolo per determinare l’aumento di 80 euro in busta paga. Lo afferma il direttore generale dell’Inps, Mauro Nori, a margine di un’audizione in commissione Lavoro alla Camera. Alla domanda se sarebbero pronti già a maggio, risponde: ”Dipende da quando ci ingaggiano”….

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…ma al netto della platea dei beneficiari, che è molto maggiore a mio avviso, ed al netto delle coperture che verranno, uno dei problemi principali rimane proprio quello di mancate sinergie con gli enti istituzionali che pure avrebbero dovuto già avviarsi…