ola sul convegno di avigliano

vi riporto il comunicato stampa della ola sul convegno di avigliano:

OLA, PETROLIO: “SILENZIO ASSENSO” DEL SINDACO DI AVIGLIANO
La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini interviene in merito alle dichiarazioni del sindaco di Avigliano sul permesso petrolifero ENI denominato “Frusci” ricadente nei Comuni di Atella, Filiano, Avigliano, Potenza, Ruoti, Bella, San Fele, Baragiano, Pietragalla e Pignola e rese durante il convegno di Lagopesole, organizzato il giorno 28 dicembre scorso dall’associazione politico-culturale “Cento Comuni” per fare luce sulla questione.

“Più che dichiarare il “parere favorevole”, il primo cittadino di Avigliano, in modo pilatesco, si è avvalso del “silenzio assenso” alla richiesta dell’ENI inviata il 18 novembre 2008 scorso ai Comuni. L’ENI chiedeva alle amministrazioni comunali di pronunciarsi entro 30 giorni dall’inizio della procedura e quindi entro il 18 dicembre scorso, attraverso formale comunicazione da inviare al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Perché – si chiede la Ola – il sindaco di Avigliano non ha convocato il Consiglio comunale aperto per discutere sulle scelte che investono il proprio territorio, la salute e l’ambiente, così come richiesto dalle Associazioni Ambientaliste, dai Comitati ed anche dalla OLA? Ancora una volta la svendita del nostro territorio avviene grazie al “silenzio-assenso” a cui fanno ricorso pubblici amministratori che ritengono sia loro dovere “non informare i loro amministrati” sulle scelte che riguardano la salute, l’ambiente ed il futuro delle comunità, evidenziando un aspetto non secondario della “questione morale in Basilicata” connesso al dovere di informare e poi decidere democraticamente”. In proposito la OLA chiede che “venga cancellata nella normativa regionale l’anacronistica e antidemocratica norma del “silenzio assenso” dietro cui si nascondono pubblici amministratori, politici di schieramento trasversale e le stesse compagnie petrolifere”.