l’attenzione del santo gassoso

POZZO DI GAS A POLICORO, L’ATTENZIONE DELLA REGIONE
 
30/10/2009 16.54.17
[Basilicata]

(AGR) – In relazione alla richiesta di chiarimenti del consigliere regionale Antonio Di Sanza in merito alle attività di ricerca di idrocarburi nel territorio di Policoro, l’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Vincenzo Santochirico, afferma quanto segue:
Nel mese di giugno 2007 la società Gas Plus Italiana ha presentato alla Regione Basilicata istanza per la procedura di Valutazione di impatto ambientale per la perforazione del pozzo esplorativo denominato “Masseria Morano 1”, in virtù della concessione “Policoro” rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
La concessione di coltivazione “Policoro”, attualmente in titolo alla società Gas Plus Italiana spa è stata conferita negli anni ’90 con decreto ministeriale. Nel 1999 il Ministero ha approvato un nuovo programma lavori che prevedeva l’esecuzione di tre sondaggi esplorativi denominati “Gioia Sud Est 1” “Masseria morano 1” e “Masseria Petrulla 1”. Il programma di cui sopra è già stato eseguito, ad eccezione del pozzo “Masseria Morano 1”. Il 7 marzo 2007 la società Gas Plus ha quindi chiesto al Ministero dello Sviluppo economico l’autorizzazione ad eseguire la perforazione del pozzo esplorativo denominato “Masseria Morano 1 dir”, ubicato in agro del Comune di Policoro ed , in virtù dell’accordo Stato-Regioni del 2001, lo stesso Ministero ha inoltrato istanza di intesa alla Regione Basilicata. L’intesa è stata resa con D.G.R. n. 1397 del 28 luglio2009.
In base alla normativa in vigore, lo studio per la valutazione di impatto ambientale è stato affisso presso l’Albo pretorio del Comune di Policoro dal giorno 11 giugno affinché, nei 45 giorni successivi, potessero essere presentate osservazioni o istanze da parte di privati cittadini; il termine per l’Amministrazione comunale è invece fissato in 60 giorni.
Lo studio di valutazione di impatto ambientale ed il progetto relativo all’attività per la quale la società ha presentato l’istanza per la Via sono stati contestualmente depositati presso il Municipio di Policoro. Trascorsi i termini previsti dalla legge, non è pervenuta alcuna osservazione. I competenti uffici del Dipartimento, effettuate le verifiche tecniche previste, hanno provveduto a rilasciare la Valutazione di impatto ambientale. Il pozzo è ubicato al di fuori della riserva naturale, in zona Bosco Pantano Soprano, oggi a prevalente attività agricola e destinata a zona industriale, così come previsto dal Consorzio Asi.
Interesse prioritario del Dipartimento, infatti, è quello di tutelare l’ambiente, la salute dei cittadini ed il benessere delle comunità, nel rispetto della normativa nazionale vigente in materia di idrocarburi. A questo scopo la Regione intende esercitare i propri compiti di vigilanza e controllo, pur consapevole che i recenti provvedimenti del Governo ne hanno pesantemente circoscritti gli ambiti e le competenze.
La legge statale 140 del 1999, inoltre, stabilisce che le royalty sono dovute solo per attività di estrazione di idrocarburi, e non già per la mera esplorazione, specificando altresì che le royalty sono dovute solo nel caso in cui le estrazioni superino i 25 milioni di metri cubi.
L’estensione dei benefici anche per volumi inferiori di idrocarburi estratti dovrebbe rientrare fra le prioritarie preoccupazioni, in questo campo, da parte del Governo, magari attribuendo alle Regioni il potere di negoziazione e il diritto di introito, anziché spogliarle delle competenze che già possedevano, come ha fatto con la legge n. 99 del 31 luglio 2009, che la Basilicata, così come altre Regioni, ha impugnato proprio per tale lesione dinanzi alla Corte Costituzionale

——————————————————————————oddio, quindi sarebbe tutta colpa dello stato e della disattenzione dei cittadini che non rispondono con osservazioni a quanto pubblicato sull’albo pretorio del comune (quando leggi e convenzioni internazionali parlano di ben altra pubblicità)…ed in quanto alle competenze che oggi sarebbero come sono dello stato, i permessi sono stati avviati prima dell’intervento fraudolento del governo, ma allora il santo gassoso (c’avrà pure la colite idrocarburica?) non solo non protestava, ma neppure informava