il canestrato e la mela

DE FILIPPO: 6 MILIONI PER CANESTRATO E MELA VAL D’AGRI
 
28/01/2010 10.53.57
[Basilicata]
(AGR) – Su indicazione del Presidente Vito De Filippo, la Giunta regionale ha approvato due importanti progetti di sviluppo per la Val d’Agri. Uno riguarda la promozione del Canestrato di Moliterno, l’altro la valorizzazione della Mela dell’Alta Val d’Agri. L’attuazione dei due interventi comporterà una spesa complessiva di circa sei milioni di euro.
La Val d’Agri – ha puntualizzato il Presidente – ha forti potenzialità rispetto alla vocazione agricola del territorio, che vanno sostenute e accompagnate affinchè vengano espresse nella loro interezza. I due progetti sono perciò orientati al rafforzamento delle produzioni tipiche del settore agroalimentare dell’intera area, all’aumento dell’offerta locale di servizi innovativi e di infrastrutture e all’aumento della presenza di attività agro-industriali integrate con il territorio.
Le due proposte operative – ha aggiunto De Filippo – tengono conto delle indicazioni emerse dall’intensa attività di concertazione con tutte le parti sociali interessate e la loro portata innovativa non potrà che portare risultati positivi in termini di sviluppo e di occupazione.
Con questa azione – ha concluso il Presidente – il Programma Operativo Val d’Agri mette a disposizione del territorio risorse aggiuntive e servizi a supporto alle imprese che operano nella logica delle filiere individuate dal Programma di Sviluppo Rurale.

CANESTRATO DI MOLITERNO
La tipicità del prodotto del formaggio “Canestrato di Moliterno” è già oggetto di Protezione Transitoria Nazionale e nel Marzo 2010 dovrebbe diventare l’unico prodotto caseario italiano ad ottenere l’ambito riconoscimento Europeo di “prodotto IGP”.
La produzione del formaggio Canestrato abbraccia un’area ampia che riguarda non solo i Comuni ricadenti nel Programma Operativo Val d’Agri, ma circa 60 Comuni dell’intero territorio regionale.
Si tratta di un progetto per la realizzazione di interventi di carattere extra aziendale finalizzati a sostenere le produzioni e la competitività sui mercati del settore lattiero-caseario.
Il progetto di valorizzazione e promozione del “Canestrato di Moliterno” considera, infatti, il miglioramento della performance generale del sistema agro-alimentare dell’area come il tema centrale e la prospettiva finale su cui far convergere le competenze e gli interessi di tutti i soggetti rilevanti del territorio. Analizzando le dinamiche di settore e tenendo conto di quanto si sta prospettando nell’ambito della crisi di settore del mercato nazionale, appare opportuno dover intervenire coinvolgendo gli imprenditori della produzione, della trasformazione e della commercializzazione anche mediante il concretizzarsi di piattaforme commerciali comuni e processi produttivi innovativi. In questo senso il progetto intende rappresentare un’occasione di forte complementarietà ai progetti di filiera agroalimentare e alle strategie messe in campo con il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Basilicata.
L’intento è quello di dare organicità all’attuazione agli interventi prioritari e strategici di valorizzazione del “Canestrato di Moliterno”.
Gli interventi finanziabili, rivolti all’intera filiera lattiero-casearia, mirano ad aumentare il grado di integrazione tra le attività promosse ai diversi stadi della filiera produttiva.
Le operazioni da finanziare riguardano sostanzialmente la realizzazione di interventi infrastrutturali, in particolare sistemi irrigui e viabilità rurale, strutture logistiche ed impianti collettivi per la raccolta, lo stoccaggio, e la trasformazione e commercializzazione del “Canestrato di Moliterno”.
In particolare le operazioni da realizzare sono le seguenti: Recupero e adeguamento Fondaci Stagionatura – Struttura logistica consortile Piattaforma commerciale (euro 750.000,00); Infrastrutturazione rurale (euro 2 milioni); Assistenza Tecnica per attuazione misure, animazione e marketing territoriale (euro 100.000,00), per un totale di 2 milioni e 850mila euro:

MELA DELL’ALTA VAL D’AGRI
La melicoltura dell’area, con la costituzione del consorzio di tutela “Mela Alta Val d’Agri” è stata capace di uniformare gli standards produttivi e di attivare opportuni interventi di razionalizzazione del processo di produzione che ha contraddistinto la qualità del prodotto offerto. Attualmente la produzione si attesta intorno ai 50mila quintali su una superficie di circa 220 Ettari. Le vendite, contenute in termini quantitativi, si attestano sui seguenti mercati: locale (10%), regionale (20%), extra-regionale (70% – Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Lazio).
Gli interventi previsti dal progetto si sostanziano in una serie di operazioni di extra aziendale a sostegno delle attività e della competitività di settore.
L’intervento prioritario dovrà riguardare l’articolazione di un sistema produttivo organizzato e la realizzazione di un Centro consortile dotato di una linea di frigo-conservazione, di calibratura e di confezionamento del prodotto e con una piattaforma logistica di commercializzazione comune.
La realizzazione e/o ristrutturazione del manufatto sede del Centro consortile è di competenza della Regione – i relativi costi saranno coperti con le risorse finanziarie del P.O. Val d’Agri – che dovrà provvedere anche alla regolamentazione dell’affidamento per la gestione, previa intesa con l’Amministrazione comunale competente per territorio e con il Consorzio stesso.
In particolare le operazioni da realizzare con il progetto sono le seguenti: Sede Centro logistico consortile e piattaforma commerciale (2 milioni di euro); Infrastrutturazione rurale (850mila euro); Assistenza Tecnica per attuazione misure, animazione e marketing territoriale (100mila euro) per un totale di 2 milioni e 950mila euro.

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ah, caro presidente, la campagna elettorale ha dei costi, ma fin quando li scarichiamo sui fondi pubblici le cose continuano a marciare…peccato che se per la val d’agri le problematiche di fondo relative al petrolio ed ai suoi progetti della “valle dell’energia” mettono un’ipoteca forte su tutto quanto il discorso vocazionale che l’agricoltura avrebbe in zona….tutto rischia così di diventare uno specchietto per le allodole che comunque consente una certa spesa a carico pubblico…vogliamo entrare nei dettagli…

canestrato…mi spiega come rientrano nella promozione della produzione del decantato formaggio 2 milioni di euro per la viabilità ed i sistemi irrigui rurali, due cose che con il formaggio in se proprio interfacciano poco?….ah, si….per le strade rurali servono a far arrivare i furgoni per la faccolta consortile ed a consentire un agevole spostamento delle greggi, per i sistemi irrigui servono a irrigare le forme piantate in terra nella speranza che ne nascano “alberi da formaggio”….l’adeguamento dei fondaci (luoghi interni di stagionatura che per le caratteristiche del prodotto igp derogano da specifiche norme di ageduamento a molti parametri giudicati invece essenziali per altri prodotti) in cosa consiste?…non vi è indicato un numero di interventi di bonifica…e la struttura consortile che cos’è?….quei centomila per le azioni di marketing, etc etc?

mela…centro consortile…già di fatto esiste ed è nella vecchia centrale del latte di tramutola, adeguata già qualche anno fa con costosi interventi ed oggi affittata a quattro euro all’anno ad un privato e ad una sede arbea…ehehehehehe!!!!…quindi dobbiamo spendere quasi 3 milioni per adeguare qualcosa che già esiste e che probabilmente non necessiterebbe di tanta spesa o vogliamo farlo ex-novo, magari dalle parti di qualche grossa azienda di recente acquisita?…la solita infrastrutturazione rurale…sono quindi ancora strade per le mele, nel caso abbiano voglia di camminare e sgranchirsi il picciolo, ed impianti irrigui che già esistono ovunque…e poi i soliti centomila per il marketing, etc etc?

non ci sono parole….