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Speranza (Pd): essenziale rilanciare unità sindacale28/01/2011 09:51

BAS“Nella giornata della manifestazione nazionale della Fiom è opportuno rilanciare le ragioni di una nuova stagione di dialogo, che superando la logica delle contrapposizioni e delle tifoserie che abbiamo vissuto nelle ultime settimane, avvii una seria riforma delle relazioni industriali nel nostro Paese”. Così il segretario regionale del Pd lucano, Roberto Speranza che ha poi aggiunto: “La sfida della produttività del lavoro e la giusta tutela dei diritti acquisiti dei lavoratori non si declinano uno contro l’altro, ma solo attraverso la riapertura di una tavolo di negoziazione in cui tutte le parti possano dare il loro positivo contributo. È giunto il tempo che la politica si riappropri della propria funzione e che il governo nazionale, oggi tutto concentrato a difesa delle faccende private del premier, si attivi per superare lo scontro di queste ore”.
Speranza ha concluso affermando: “In questo senso il Pd lucano ritiene che vada prestata la massima attenzione alle ragioni di chi oggi manifesta il proprio dissenso dalle scelte della Fiat. Appare al tempo stesso evidente che la difesa dei lavoratori e la definizione di nuove positive relazioni industriali, anche nella fabbrica di Melfi, non può costruirsi che a partire da un ulteriore sforzo di dialogo ed unità tra le forze sindacali che debbono saper far prevale le ragioni dei lavoratori tutti ed in tal senso superare fratture e divisioni che finiscono solo per rendere più difficile il rilancio del nostro comparto industriale”.

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belle parole, senz’altro…ma c’è un ma…speranza parla di pd, di fiat e di nuove relazioni, di dialogo, ma dimentica che nel suo partito c’è gente come ichino che predica di un superamento dello statuto dei lavoratori in virtù di una capacità di autoregolazione del mercato o di chiamparino, fassino & co. che hanno lavorato per il si ad un referendum coatto ed indigeribile in cui sul piatto della bilancia c’erano da un lato i diritti dei lavoratori e dall’altro il nulla di un piano industriale fantasma…il fatto è che il pd non ha alcuna linea politica sulle relazioni industriali (ed anche sul resto c’è da dubitare ne abbia una) e continua un ossequio al sistema mercantil-globale e finanziario che appare quantomeno confuso, se non colpevolmente succedaneo di un sistema che ha di fatto rovinato il mondo con la relativizzazione dei diritti verso il capitale finanziario e di cui l’accordo sindacati-fiat ed il referendum (con un appoggio del governo che definire di parte è persino riduttivo) sono una netta conseguenza…ecco, qualche parola sul sistema mondo (che senza apparire troppo globali ci riguarda tutti da vicino) nella sua accezione economica, e così democratica, proprio la si vorrebbe sentire dal pd per bocca dei suoi responsabili, piuttosto che ascoltare litanie inconcludenti sulle riforme, sull’unità sindacale e sul dialogo…siete o no il principale partito di opposizione?…beh, allora datevi una linea inequivoca che possa definirsi tale