MA STIA ZITTO, PER CORTESIA!!!…

(ANSA) – NAPOLI, 24 OTT – “Convinciamoli che, invece di scendere in piazza domani per difendere ideologie, possono collaborare con noi per difendere il lavoro”. Così il presidente dei Giovani di Confindustria, Marco Gay, si rivolge alla Cgil: “Apriamo una fase nuova di confronto col sindacato per aumentare la produttività”. Insomma “scommettiamo sul futuro dell’Italia”. E, inoltre, “c’è un Paese da cambiare. Da ricostruire”, avvertono. “L’Italia ha disperatamente bisogno che alle parole seguano più fatti”.

 (foto: ANSA)

—————————————————–

ed invece vorrei porre io a questo signore che si arroga il diritto di “invitare” la cgil un invito, quello a stare in silenzio, poiché la maggior parte dei problemi non solo occupazionali, ma direttamente ed indirettamente produttivi di questo paese deriva proprio dall’incoerenza del nostro capitalismo “straccione” che anche egli rappresenta in perfetta continuità storica con i suoi predecessori e con i suoi “padri”, la confindustria dei grandi, come mi verrebbe da dire, e che in questi anni ha preferito delocalizzare, vendere al miglior offerente marchi storici e know-how, licenziare o precarizzare sulla scorta di una sequenza di contratti atipici costruiti a loro immagine, somiglianza e soprattutto convenienza, eludere legalmente o meno legalmente tasse ed imposte, costituire capitali all’estero, organizzare truffe, corrompere o colludere, insufflare assurde idee di globalità economica e finanziaria nelle menti di mentecatti prestati alla politica, spingere corporativamente verso soluzioni di dissipazione degli sforzi pubblici e degli indirizzi industriali e via discorrendo tutte le “maleproposte” che in questi due decenni abbiamo sentito da un “padronato” troppo attento ai propri bisogni ed al proprio reddito e poco attento, molto poco attento al ruolo sociale che in un paese moderno anche il capitale ha il dovere di svolgere…MA STIA ZITTO, PER CORTESIA!!!…

un sindacato non ha solo il diritto di manifestare per sollevare questioni che attengono alla vita di lavoratori che vivono con poco più di 1300 euro al mese (questa la media del lavoro operaio e non solo) e che rappresenta, ma ha il dovere di difendere il suo paese da una gestione che scarica ancora una volta il peso del risanamento (ammesso sia poi quella del jobs act la via maestra – e francamente non lo credo affatto) sulle spalle di chi lavora e non per questo deve essere “usato” come nemico di chi il lavoro o non lo ha o ne ha uno precario, perché le colpe di questa situazione sono soprattutto della parte che lei rappresenta, della parte dei piccoli di confindustria, come della parte dei grandi…MA STIA ZITTO, PER CORTESIA!!!…

a roma con la cgil!!!…

miko somma