copincollo:

LUNEDÌ TAVOLO DELLA FILIERA AGRO ENERGETICA DI BASILICATA

 
17/01/2009 10.56.12
[Basilicata]
(AGR) – L’assessore Regionale all’Agricoltura Roberto Falotico ha convocato per lunedì 19 gennaio, alle ore 12.00, presso la sala riunioni del Dipartimento, in Via V. Verrastro a Potenza, il Tavolo di lavoro Filiera Agroenergetica di Basilicata che vede impegnati, oltre alla Regione Basilicata, l’Università della Basilicata, Agrobios, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri e i Consorzi di bonifica Bradano e Metaponto, Alta Val d’Agri, Vulture-Alto Bradano.
“L’indirizzo della Giunta e del Dipartimento in materia ha già trovato una prima applicazione nella recente finanziaria Regionale – dichiara Falotico –. Il settore agricolo lucano ha tutte le potenzialità per partecipare alla valorizzazione dell’agroenergia, che si giocherà sul piano locale e nazionale. Potenziare la filiera risponde infatti a due esigenze, entrambe importantissime per il futuro della regione: dare linfa ad opportunità derivanti dalla produzione di energie alternative e creare i presupposti perché il principio della diversificazione apporti valore aggiunto ai redditi delle famiglie impegnate in agricoltura”.

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sembrerebbe una innocua riunione di organizzazione, in realtà è così che si gettano le basi della trasformazione dell’agricoltura lucana in produzione energetica attraverso le bio-masse…chi come me ha dato un’occhiata ad alcune bozze del piano energetico regionale (che aspettiamo tutti invano da qualche tempo!!!) sa bene che nelle opzioni previste la produzione da bio-massa è affrontata in percentuali che arrivano fino al 50% della superficie coltivabile lucana…cosa mangeremo dopo, non è dato saperlo….le specie coltivabili ed incentivate saranno oleoginose ed arbusti a rapida crescita, tutti rigorosamente ogm, con molto poco spazio per le essenze locali, a minor indice di sviluppo arboreo, con conseguenze rischio di contaminazione della flora locale, vista la pervasività diffusiva dei pollini da ogm…quale il grado di immissione di co2 in atmosfera immaginabile (ma l’italia non si è forse battuta in sede europea per la non applicazione dei limiti del protocollo di kyoto?)…il fatto è che se le bio-masse entrano nella fase del sistema industriale, di rinnovabile rimarranno solo i certificati verdi ed i contributi cipe provenienti dai cip6, oltre tutti i rischi derivanti dalla combustione di cdr che equiparato alla legna ecologica la farà sicuramente da padrona…senza essersi dotati preventivamente di uno strumento di programmazione energetica, questo modo di procedere favorisce la penetrazione a macchia di leopardo in regione di alcuni interessi di settore che per star dentro gli obiettivi comunitari del 20-20-20 hanno deciso di concentrare tutto o quasi il 20% della produzione nazionale da fonti rinnovabili proprio in questa regione, fregandosene del fatto che dentro di essa vive una comunità, e soprattutto non volendo comprendere che se si parla di energie rinnovabili il concetto di concentrazione della produzione è quanto di più lontano dall’idea stessa di rinnovabilità…aggiungiamoci poi il petrolio, il gas, quello estratto e quello da stoccare nel sottosuolo della val basento, un po’ di nucleare, il corridoio 8 (gasdotto del caucaso)…l’hub energetico in basilicata di cui parla de filippo è pronto!!!…e la gente dove la mettiamo?…la facciamo emigrare!!!  

Un pensiero su “

  1. ho appreso quello che si vuole fare delle agro-energie, condivido tette le preoccupazioni, raggion per cui bisogna essere vigili su tutto quello che la regione ci sta somministrando, dalla Soc. Energetica, al prossimo piano energetico. Penso che si debba costituire un gruppo di lavoro che ne attui uno al fine di porre delle basi di ragionamento che mettono le esigenze dei lucani, dell’ambiente e del territorio come condizione primaria.

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