pirogassificati?…ma anche no…

ed a proposito di pirogassificatore a metaponto (una zona dove ben altro si fa, si dovrebbe e potrebbe fare con maggiore intensità di investimento e cura del territorio e delle sue reali potenzialità) e di un piano rifiuti che prima ancor di esistere già si dispone per impianti in via di autorizzazione, vi riporto l’incipit ed una foto emblematica di questo articolo dell’amico e compagno nino carella, con cui condivido molte critiche a questo assurdo sistema regione/nazione, invitandovi a leggere il tutto all’indirizzo https://democraziaesviluppo.wordpress.com/2015/02/25/verita-e-minacce-unaltra-piccola-storia-ignobile/

Verità e Minacce: un’altra piccola storia ignobile

  • Una società lucana, la “Lucania Ambiente s.r.l.”;
  • Il progetto di costruire a Bernalda (MT), nella stessa zona in cui altri lucani cercano di imporre una diversa e incompatibile prospettiva di sviluppo, un pirogassificatore;
  • Cittadini allarmati da una delibera della Regione, datata 12.12.14 che parrebbe autorizzare il progetto;
  • Un’assemblea di cittadini per informare, confrontarsi, decidere eventuali azioni.

Sono questi gli ingredienti, ben riassunti dettagliatamente in questo post meglio di quanto potrei fare io, di un’altra piccola storia ignobile lucana.

Quel che manca è il tassello finale: la società su indicata, indispettita dal movimento dei cittadini, prende carta e penna ed invia singolarmente agli intervenuti e agli attivisti dei “4 comitatini” di renziana memoria (oltre che ad alcuni amministratori pubblici non allineati), una minacciosa lettera.

Che è questa:

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La società insomma, indignata per le notizie circolanti, piuttosto che gettare acqua sul fuoco, fornendo magari le spiegazioni che cittadini impauriti richiedono ad Istituzioni sempre più sbiadite, che fa? Alimenta la fiamma, minacciando non meglio precisate azioni presso non meglio identificate sedi competenti. Invia quindi la missiva a casa di ciascuno, con tanto di indirizzo personale; dimostrando così di sapere dove abita ognuno di loro.

Non entro nel merito della questione in sé, riservandomi di approfondirla.

Rilevo invece e denuncio che nessuna società commerciale, che nel nostro ordinamento nasce ed esiste solo per far soldi, dovrebbe permettersi anche solo di pensare di mettere a tacere chi fa libera informazione o organizza resistenza alle violenze rilevate o minacciate (valutate secondo il proprio insindacabile metro di giudizio) contro il territorio e contro la propria idea di sviluppo sostenibile….(continua al link)

e preannuncio che a breve interverrò sulla questione!!!