cominciamo a parlare del programma alla provincia di potenza

fine settimana cruciale per il comitato…organizzare gli incontri nelle scuole in val d’agri, nei comuni, cominciare a preparare la prossima manifestazione, documentarsi (come al solito), estendere la conoscenza delle nostre tematiche attraverso il blog e la costante attività svolta proprio su di esso

ma anche cominciare a definire il percorso che porterà comunità lucana, il nostro”braccio politico”, alle prossime elezioni provinciali e comunali, a partire dalla stesura di specifici programmi e dalla definizione delle candidature per le provinciali

il processo che ci porta ad attribuire queste candidature, processo in corso con l’attribuzione condivisa di candidature in alcuni collegi, non è certo semplice (non siamo un partito, perciò non abbiamo segreterie e direttivi che scelgano sulla base di alcuni criteri definiti) e “deve” necessariamente far riferimento, come già annunciato, sia all’internità al comitato, sia alla vicinanza alle nostre tematiche, previa ovviamente la disponibilità totale di ognuno di noi a far parte di questo cammino a prima vista “bizzarro” di non fare una campagna elettorale, ma di continuare a fare ciò che abbiamo sempre fatto, denuncia, informazione, incontri, comunità, occupando ogni spazio garantito dalla partecipazione stessa alla competizione elettorale

il programma che presenteremo per le provinciali sarà scarno ed esplicitamente votato al prossimo passaggio elettorale regionale, un punto di transito quindi, ma non solo, visto che gìà alla provincia “qualcosa si può fare” per cominciare a dire basta alla devastazione della regione e cominciare a costruire quel nodo di criticità che crediamo poter far crescere nella coscienza collettiva dei lucani

dire di no alla dittatura delle estrazioni di idrocarburi sul territorio e sulle sue vocazioni ed essere conseguenti a ciò nelle more delle competnze territoriali attribuite alla provincia significa in primo luogo pronunciare preventivamente un no secco ad ogni richiesta che giunga presso la provincia di potenza (con l’avvio di ogni procedura di ostacolo) dell’industria petrolifera e non solo di quella

dire no sul proprio territorio alle produzioni, trasformazioni ed usi di sostanze pericolose od inquinanti a qualsiasi titolo coinvolte nei processi industriali, agricoli e del settore terziario e dire no all’attraversamento ed alla stanzialità in qualsiasi forma sul territorio provinciale di sostanze nucleari, tossico/nocive, geneticamente modificate, derivanti da processi di chimica pesante, da dissociazioni molecolari o carbonificazioni, significa cominciare a stabilire dei criteri generali di utilizzo del territorio di cui non si potrà non tener conto in altre sedi (mi riferisco alla regione ed ai vari ministeri)

dire no ai termovalorizzatori od inceneritori in qualsiasi forma presenti, programmati o programmabili sul territorio e sollecitare l’avvio delle procedure di chiusura di quelli esistenti e dire no a nuove discariche a qualsiasi titolo richieste, avviando contemporaneamente processi di chiusura delle esistenti, significa dare un sostanziale contributo a quella raccolta differenziata spinta effettuata attraverso il porta a porta e la tariffa puntuale che deve andare di pari passo con la creazione di un consorzio locale per il compostaggio dell’umido e per il trattamento esclusivo dei prodotti post-consumo da reimmettere nel ciclo produttivo

potenziare la polizia provinciale con esclusivo carattere di sorveglianza ecologica, svincolandola da ogni referenzialità politica, significa cominciare a costituire il nucleo di quella forza di polizia ecologica regionale che dovrà presidiare il territorio ed impedire abusi, reati, omissioni in ogni settore produttivo che abbia rilevanza ambientale in termini di possibile impatto, relazionandosi al massimo livello con tutti gli altri corpi di polizia con compiti di sorveglianza e repressione in tema di reati ambientali

e siamo solo ad alcune anticipazioni…il resto per gradi