mentre qualcuno brinda, altri si agitano

FERROSUD, PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE
 
23/03/2009 12.12.34
[Basilicata]
                                                                                                                         

In stato di agitazione i lavoratori della Ferrosud di Matera. Lo rendono noto le segreterie provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Failms-Cisl con un comunicato diffuso alla stampa. La decisione – riferiscono I sindacati – è scaturita al termine di un’assemblea, “in cui si è deciso di proclamare lo stato di agitazione fino al 31 marzo 2009, data entro la quale si auspica la convocazione del tavolo regionale per la discussione delle problematiche riguardanti lo stabilimento materano.
Qualora entro il 30 marzo non dovesse avere alcun riscontro la richiesta avanzata al presidente De Filippo, – si legge ancora nella nota – i lavoratori passeranno ad azioni di lotta più incisive che consistono nella proclamazione di 8 ore di sciopero per il 31 marzo 2009 con presidio della Sala Consiliare della Regione”. I sindacati hanno sollecitato alla Regione anche il coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Matera dato che “il silenzio del sindaco Buccico fa presagire un disinteresse inaccettabile al dramma che stanno vivendo lo stabilimento Ferrosud di Matera e i suoi lavoratori”.

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alla regione basilicata pensano al vinitaly (per carità, al di là dell’ironia facile che spesso faccio è chiaro che la regione deve appoggiare anche queste iniziative, senza però limitarsi solo alla facciata ed alla kermesse assicurata dal prodotto di punta, che mi pare la strategia zoppa seguita a via anzio piuttosto che pensare a rafforzare l’intero comparto viti-vinicolo ed agricolo in generale, comparto da cui poi può emergere lo stesso prodotto di punta rinforzato da una sana strutturazione delle diverse offerte sul mercato), in uno stabilimento a cui non sono mai mancate commesse anche importanti ed a cui dovrebbe rivolgersi un’attenzione che la stessa regione dovrebbe far completamente sua nei tavoli di programmazione nazionale, a partire dalla conferenza stato-regioni, l’incuria dei burocrati-politici e di alcuni sindaci prosegue a discapito di ogni logica occupazionale e strategica di ampio respiro