LA BASILICATA CHIEDE NUOVI INTERVENTI NEL COMPARTO AGRICOLO
 
10/06/2009 11.44.19
[Basilicata]
(AGR) – Individuare nuovi strumenti e indennità finalizzate alla gestione del rischio in agricoltura e rendere equa la ripartizione tra le Regioni dei fondi comunitari nel settore primario.
Le tematiche sono state sollevate ieri a Roma dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, in sede di Commissione Politiche Agricole nell’ambito della Conferenza Stato- Regioni.
In apertura dei lavori l’on.Viti ha sostenuto come sia necessario riesaminare il testo della normativa 102/2004 inerente la convenzione sul fondo di solidarietà nazionale sui rischi in agricoltura, in particolare nella parte relativa agli interventi sui danni alle strutture arboree e a quelle aziendali. Tutto ciò anche in relazione ai maggiori pericoli dovuti alle calamità causate dai cambiamenti climatici che oramai rappresentano una realtà in atto. La richiesta ha incontrato il supporto di altre Regioni già interessate da similari calamità e sarà approfondita nella prossima riunione dell’Organismo del 24 e 25 giugno. L’assessore ha quindi confermato le forti riserve già espresse sul riparto dei fondi aggiuntivi comunitari per lo sviluppo rurale derivanti dalla modulazione obbligatoria dal Primo al Secondo pilastro Pac (Politica agricola comunitaria) , che per come è stato articolato, penalizzerebbe le Regioni meridionali. In merito Viti ha ricordato che tale suddivisione deve tenere presenti le opzioni e le ipotesi delle proposte sulla riforma della Pac ( il cosiddetto Health check) che riguardano le nuove sfide relative alla biodiversità, ai provvedimenti sui cambiamenti climatici, energie alternative, gestione delle risorse idriche, innovazione tecnologica, banda larga e infrastrutturazione per i nuclei rurali. Sull’argomento Viti ha raccolto il consenso delle altre Regioni del Mezzogiorno e ha impegnato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a farsi carico nella Conferenza dei presidenti delle Regioni che si terrà domani di portare una nuova proposta di riparto che tenti di emendare, tutelando il Sud, l’attuale iniquo provvedimento. “Provvedimento – ha ricordato l’on.Viti – che ha già diviso gli assessori delle Regioni italiane due versanti opposti: l’uno guidato dalla Lombardia e l’altro sostenuto dalla Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria”.

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nel constatare che quando si parla di cambiamenti fclimatici si pensa sempre a come fornteggiare i danni, mai ad intervenire sulle cause, nella riproposizione del concetto che si spende di più e con maggiori profitti per qualcuno per arginare i danni che nel programmare nel tempo interventi volti a curare le cause stesse di quei danni…rileggersi a tal proposito shock economy di naomi klein…cmq, tornando al fatto, forse viti si è finalmente accorto che la politica agricola italiana ha un solo beneficiario reale, il nord e la pianura padana, ma non sapendo come fare si agita inutilmente di fronte ad un governo che non ne vuol sapere di mettere di cattivo umore la lega…nel frattempo però a casa sua (cioà nostra) viti si fa intreprete di qualche progettino che con le sue parole di conferenza non ha proprio nulla a che vedere…parliamo del caso maiali amadori (rintracciate l’articolo nelle pagine precedenti) o della pfanner (appena accennata nel precedente, ma recuperabile in maggiore dettaglio sempre andando a ritroso nel blog)