da notizie di ieri:

FENICE: ARPAB APPROVA PIANO DI CARATTERIZZAZIONE

 
17/06/2009 19.11.49
[Basilicata]

Si è tenuta ieri, presso la sede del Comune, a Melfi, la Conferenza di Servizi per l’approvazione del Piano di Caratterizzazione dell’impianto termovalorizzatore della Fenice di San Nicola di Melfi. Presenti all’incontro, oltre al Sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, il Direttore Generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, insieme ai tecnici e agli esperti dell’Agenzia che si sono occupati nei mesi scorsi dei controlli analitici e delle valutazioni relative all’impianto, i tecnici della Regione e della Provincia e numerosi consulenti tecnici della società Fenice spa, proprietaria del termovalorizzatore.
Con il parere favorevole dell’Arpab, insieme a quelli dei rappresentanti delle altre istituzioni chiamate in causa, è stato approvato il Piano di Caratterizzazione dell’impianto, che dovrà comunque essere ottimizzato in alcuni punti, secondo le prescrizioni indicate nel parere rilasciato dall’Agenzia e condiviso all’unanimità da tutti i presenti. I tempi concordati per la realizzazione pratica del Piano da parte di Fenice spa sono di circa tre mesi. “Il nuovo Piano di Caratterizzazione dell’impianto – ha sottolineato il Direttore dell’Arpab – rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto alla situazione che si presentava nella Conferenza dello scorso 17 aprile, un passo che dimostra un forte impegno da entrambe le parti per la risoluzione di un problema che sta a cuore sia alle istituzioni che ai cittadini. Ulteriori progressi andranno fatti auspicando un clima di sempre maggiore sinergia tra le parti coinvolte”. Un riferimento, quello di Sigillito, anche ai necessari interventi che la società dovrà realizzare per l’ottimizzazione del piano di “Messa in Sicurezza di Emergenza” del termovalorizzatore. Anche il sindaco Navazio, che ha presieduto la riunione, si è detto soddisfatto dei progressi ottenuti negli ultimi mesi che lasciano intravedere un rapido ed efficace miglioramento della situazione con una garanzia di tranquillità non solo per le parti coinvolte ma anche per l’intera cittadinanza.

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di cosa stiamo parlando?…la multinazionale francese edf, proprietaria dell’impianto fenice dovrebbe forse spiegarci meglio cosa viene bruciato nell’impianto e l’arpab dovrebbe forse fare non solo controlli più accurati, ma farsi interprete di domande vere a questo riguardo…che vi siano problemi di accumulo di inquinanti nelle falde acquifere pare ormai un dato di fatto, ma ovviamente se si cercano sostanze “estranee” ai processi industriali locali non se ne troveranno mai e tutto sarà come al solito “aa-pposto”…potranno approvare tutti i piani che vogliono (e da queste parti di piani sulla carta se ne fanno tanti!!!), ciò che sarebbe necessario è invece applicarli e soprattutto controllare che i controllori non siano gli stessi controllati, come invece pare divenuta prassi corrente nella gestione degli affari ambientali…e come al solito – sigillito dovrebbe ben saperlo – non avendo mai calcolato il “punto zero” (a melfi come in val d’agri) che rilevazioni attendibili potremmo mai avere?…un po’ di serietà non guasterebbe ed un po’ di accortezza neppure…lo vogliamo dire che quell’impianto è una bomba a tempo che in basilicata proprio non dovrebbe starci e che se in passato qualcuno ha giocato con allegria sulla pelle della gente (scambiando l’immediatezza visiva e clientelare di qualche posto di lavoro con la lentezza dei processi di inquinamento), oggi si dovrebbe provare ad invertire la tendenza?