DISCARICA GENZANO: MATTIA, TAVOLO TECNICO E ASSEMBLEA
 
01/11/2009 12.44.47
[Basilicata]
“Dopo la manifestazione popolare di Genzano contro il progetto di ampliamento della discarica di rifiuti di contrada Mattinella, non è più sufficiente un “atteggiamento di rispetto e di disponibilità al dialogo” come annunciato dagli amministratori della Provincia di Potenza. Per dare una prima risposta alle proteste è necessario convocare prima un tavolo tecnico con tutti gli interlocutori istituzionali e successivamente un’assemblea cittadina per spiegare alla comunità genzanese il dettaglio del progetto, le “contromisure” sull’impatto ambientale e territoriale e le motivazioni che lo sostengono”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Fi-Pdl Franco Mattia ricordando che “è stata fatta cadere nel vuoto la mia sollecitazione espressa nelle scorse settimane perché non sia solo la Provincia di Potenza a cui è delegata l’attuazione del Piano Rifiuti ma anche la Regione ad occuparsene, tanto più che il progetto prende le mosse da un’ordinanza del Presidente della Giunta regionale emessa agli inizi del mese di agosto scorso”.
Avevo semplicemente chiesto – precisa – un approfondimento nelle sedi istituzionali, politiche e tecniche competenti per verificarne la compatibilità con le attività agricole e zootecniche della zona oltre che per valutarne l’impatto sull’ambiente e il territorio in modo da dare esaurienti risposte alle legittime preoccupazioni tra la popolazione, oltre che tra gli agricoltori e piccoli imprenditori della cittadina dell’Alto Bradano, testimoniate dalla manifestazione di ieri.
“Il progetto – sottolinea Mattia – è molto complesso perché prevede la realizzazione di una vera e propria piattaforma di raccolta e trasferimento di rifiuti solidi urbani indifferenziati provenienti da Comuni dell’area nord occidentale della regione. Secondo il Comitato popolare di Genzano, che ha raccolto circa 3 mila firme di cittadini contrari al progetto, di cui occorre tener conto, l’impianto dovrebbe contenere anche materiale di lavorazione proveniente dal termodistruttore La Fenice che opera nell’area industriale San Nicola di Melfi. Ci sono, dunque – dice il consigliere di Fi-Pdl – tutti i motivi per risollecitare un’adeguata informazione da parte di Regione e Provincia prima che si proceda alla gara di appalto e all’affidamento dei lavori, tanto più che il Sindaco di Genzano ha annunciato che il Presidente della Regione intende introdurre modifiche all’ordinanza d’emergenza dallo stesso emessa, evidentemente, con troppa fretta ed eccessiva sottovalutazione dei problemi esistenti nella cittadina dell’Alto Bradano”.

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riporto così com’è e non aggiungo commenti non certo per rispetto di un verde passato a forza italia, ma poichè ‘sta storia dei tavoli tecnici pare l’ennesima spartonzia da consumare e l’assemblea un grande palco attraverso cui condurre campagna elettorale a suon di gutturalità infarcite di cutturiedd’ e “mo’ gn’ penz ii”…la destra ha sempre inneggiato agli inceneritori ed a tutto ciò che gira intorno ad essi in termini tecnici, ed oggi in basilicata strumentalmente par diventata ad un tratto attenta alle soluzioni alternative (che poi non hanno affatto)…ma se solo fino a qualche settimana fa qualcuno dei destri parlava della fenice come di una grande risorsa per la regione?…certo che tra pd-idv-udc e pdl sceglier non saprei…intanto in val d’agri a viggiano cicala (pdl) raccoglie firme contro la stazione di trasferenza ed a paterno notarfrancesco (pdl) propone un inceneritore…roba da schizofrenia, no? 

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