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DIGILIO (PDL): INDUSTRIALI LUCANI ALZINO LA TESTA
 
03/11/2009 09.54.47
[Basilicata]
                                                                                                                         

La presenza a Potenza della Presidente di Confindustria Marcegaglia e il dibattito sul rilancio dell’impresa sono le condizioni, riprendendo le positive conclusioni del recente convegno dei Giovani Industriali di Capri, per definire, nella piena autonomia, un comune piano di rinascita del Mezzogiorno nel quale ognuno – Parlamento, Governo e Regioni, da una parte, e imprenditori dall’altra – faccia la sua parte”. E’ quanto sostiene il senatore del Pdl Egidio Digilio per il quale “la base di partenza è la proposta di Gianfranco Fini per stabilire un incremento costante nelle prossime dieci Finanziarie per tutte le eccellenze del Mezzogiorno, perché aumentare le risorse è possibile e il divario tra le due parti del Paese è diventato inaccettabile. Dobbiamo in sostanza dimostrare che non c’è una contrapposizione tra il partito della spesa e il partito del rigore. E su quest’aspetto c’è una condivisione netta con la Marcegaglia come dimostra la nuova manovra della Finanziaria messa in piedi dal presidente della Commissione Finanze del Senato Baldassarri, attraverso un emendamento complessivo di 35 miliardi di tagli di spesa e quindi di 35 miliardi di tagli di tasse. Proprio come la presidente degli industriali pensiamo che ci sia un modo per unire le due cose, per trovare soldi, per fare investimenti in ricerca e innovazione, infrastrutture e sgravi fiscali e, nello stesso tempo, non spaccare i conti, cioè tagliare la spesa pubblica improduttiva. La stessa manovra finanziaria calata nella realtà della Basilicata – continua Digilio – può dare ancora maggiori risultati in termini di risorse comunitarie da liberare a favore delle piccole e medie imprese e dell’occupazione. Lo andiamo ripetendo da tempo: la strategia del Por Basilicata 2007-2013 è profondamente sbagliata perché ripete gli errori del precedente sessennio, con soldi disseminati in mille rivoli e poca resa. Ecco perché gli imprenditori lucani devono mostrare coraggio, non cedendo più alle lusinghe delle sirene del centrosinistra e alle pratiche dell’assistenzialismo ma alzando la testa”.

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governo spaccatissimo su questa bufala del far coincidere rigore e spesa, l’uno caposaldo elettorale della lega che tuona contro i meridionali spendaccioni (mentre in realtà…mah!), l’altro bastione di chi intende la politica come promessa dell’osso al cane…cmq digilio ci prova a cementare un patto con confindustria in vista delle regionali…peccato che confindustria sia tanto legata alla pagnotta, da allearsi con chiunque gliela mostri e fino a prova contraria a montezemolo la pagnotta ancora deve essere mostrata da un governo che non sa che pesci prendere ed ha confuso la lotta alla crisi con una seduta di psicanalisi collettiva in cui l’ottimismo “forzato” è diventato cura e non terapia di sostegno…e magari in questa regione la pagnotta la tiene ancora stretta il solito fornaio…per ciò che mi riguarda, valgono le stesse considerazioni sui sindacati, e sostengo che le organizzazioni padronali devono giocare il loro ruolo per ciò che sono, organizzazioni, e non trans-partiti (ed il trans ci sta proprio bene!) che mercanteggiano il prezzo della prestazione