Ricerca: Prinzi (Idv), da progetti Cnr grande opportunità 07/02/2011 12:25

BAS “Anche se solo uno dei sei progetti per l’innovazione e lo sviluppo del sud presentati dal CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), finanziati con circa 50 milioni di euro in tre anni, coinvolgerà direttamente la Basilicata attraverso l’Imaa di Potenza, si apre una grande opportunità di estendere la ricerca nella nostra regione in particolare nel settore energetico”. A sostenerlo è il presidente del gruppo IdV alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi, riferendo che il progetto che vedrà impegnato l’istituto Cnr del capoluogo lucano è quello denominato ‘Geotermico Italia Meridionale’. Questo progetto di ricerca – precisa – è focalizzato sullo sfruttamento del potenziale geotermico non convenzionale per la produzione di energia elettrica e sulla realizzazione di un atlante aggiornato delle risorse geotermiche. Il progetto prevede anche attività di formazione e informazione a operatori scientifici, tecnici e amministrativi per incrementare le competenze sui vari aspetti dell’energia geotermica, in particolare quella non convenzionale. Tra gli Istituti Cnr coinvolti: Iamc e Irea di Napoli, Imaa di Potenza, Irpi di Cosenza e Bari, Igag di Cagliari e Roma, Irsa di Bari e Roma.
La scelta del Cnr per l’insieme dei sei progetti è stata orientata ad affiancare le azioni previste dal Quadro strategico nazionale 2007-2013, cui fanno riferimento i progetti Pon e Por attivi nelle quattro regioni dell’obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), quindi – sottolinea Prinzi – il coinvolgimento alle strutture e agli istituti di ricerca che operano in Basilicata è stato limitato. Tuttavia, la collaborazione con l’Enea, che ha un’importante sede di attività di ricerche a Rotondella, e i numerosi progetti che si riferiscono al Distretto Energetico della Val d’Agri-Sauro – afferma l’esponente di IdV – sono elementi fondamentali per ottenere da parte degli organismi amministrativi e scientifici del Cnr un maggiore coinvolgimento degli istituti lucani a partire da quelli che operano a Marsiconuovo e a Tito, oltre che dell’Università degli studi della Basilicata. Sono certo che in tal senso non mancheranno iniziative di sollecitazione da parte della Regione, della Provincia di Potenza e della Società Energetica Lucana. Si tratta di ottenere la estensione del campo di azione del Cnr alle altre aree-obiettivo previste dall’articolo 44 della Legge finanziaria 2010 e integrandosi con la rete degli istituti Cnr presente sull’intero territorio nazionale per il necessario raccordo Sud-Nord e per la proiezione internazionale del Mezzogiorno. Il Cnr al Sud conta 35 sedi principali di Istituti di ricerca, 72 sedi secondarie e sei aree di ricerca, con 2.241 unità di personale addetto alla ricerca su 2.522 totali (solo l’11 per cento di personale amministrativo) ed è il maggior ente di ricerca nazionale oltre che un motore di sviluppo per il Mezzogiorno

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il dottor petrolio, ex sindaco di viggiano all’epoca degli accordi eni ed ipocrita per eccellenza, appena fiuta qualche quattrino parte in quarta e detta la linea sull’energia dell’idv…belisario che ne pensa?…la mastrosimone che ne pensa?…di pietro che ne pensa?

dal momento che l’idv è parte della maggioranza crediamo che simili dichiarazioni debbano trovare qualche risposta