Fenice. Lacorazza e Macchia su decisione Tar
“Avremmo auspicato tuttavia – hanno continuato – che ci fosse stata maggior considerazione per il tema della sicurezza del sito e delle condizioni di esercizio del termovalorizzatore Fenice che ha originato il provvedimento precauzionale adottato dall’amministrazione provinciale di Potenza”.
“Provvedimento – hanno concluso Lacorazza e Macchia – che difenderemo nell’udienza fissata per il prossimo 16 novembre 2011”.
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bene, è quello che ci aspettiamo, che ci sia, cioè, una difesa accorta, reale e soprattutto concludente di un provvedimento di sospensione che era sacrosanto, nei limiti della potestà provinciale, ma che oggettivamente e per una serie di ragioni (che al tempo adatto discuteremo) è nato “debole”…perchè la parola fine su fenice non può che arrivare dalla regione con una inequivoca decisione che riguardi fenice in quanto impianto ed un diverso ciclo dei rifiuti come modello, un modello che sappia fare a meno dell’incenerimento che in quell’impianto si effettua…e non parliamo poi dei rifiuti speciali!!!