In V Ccp auditi Commissari liquidatori Comunità montane

14/12/2011 19:30

Il punto della situazione sulla liquidazione degli Enti montani

ACR  La Commissione “Controllo, verifica, monitoraggio”, nella seduta odierna, presieduta dal consigliere Dalessandro (Pd), in assenza del presidente Napoli (Pdl), ha audito i Commissari liquidatori delle Comunità montane sullo stato di attuazione delle procedure di liquidazione delle stesse ai sensi dell’articolo 23, comma 7, legge regionale n.33 del 2010. Intervenuti Domenico Esposito della Cominità montana “Medio Agri”, Gerardo Ferretti “Alto Basento”, Costantino Di Carlo “Marmo Platano”, Franco Auletta “Medio Basento”, Tommaso Romeo “Collina Materana”, Domenico Urga “Camastra Alto Sauro”, Vincenzo Ostuni “Melandro”.

I commissari hanno evidenziato che sono stati posti in essere tutti gli atti previsti dalla normativa che contempla la chiusura delle Comunità montane al 31 dicembre 2011, mettendo in luce una serie di criticità connesse alla presenza di numerosi lavoratori socialmente utili e co.co.co che dovranno trovare nuova occupazione, così come i dipendenti di ruolo e la Regione ha dato garanzie in tal senso. Altre criticità sono quelle riguardanti il problema dell’insufficienza di risorse finanziarie che ha determinato grandi difficoltà nel pagamento delle giornate ai lavoratori forestali. Ulteriore problema segnalato quello relativo al trasferimento dei beni immobili delle Comunità montane in favore dei Comuni, dal momento che le Aree programma non hanno personalità giuridica, il tutto considerando la non omogeneità del territorio, le distanze spesso notevoli dal Comune capofila e, in ultimo ma non da ultima, la circostanza che alcuni cespiti patrimoniali sono gravati di mutuo. Infine, va sottolineata la circostanza che i vari rapporti in essere sulla base dell’attuale normativa non potranno venire trasferiti in capo ad un unico soggetto per cui si paventa la frammentazione degli stessi. Al di là della richiesta della stesura del bilancio di liquidazione, dunque, vi è da considerare che ci si è trovati in presenza di “una liquidazione a-tecnica non contemplata dal codice civile, poiché è stato chiesto ai Commissari liquidatori anche l’assunzione delle deleghe, vedi forestazione e Pois, garantendo lo svolgimento e la continuazione della programmazione. A questo si è aggiunta la necessità di facilitare l’aggregazione tra le Aree programma e l’attuazione di uno schema di associazione per adempiere alla norma prevista dal patto di stabilità. Per quanto concerne il personale, poi, si è proceduto alla stesura del ruolo speciale di esaurimento per la rassegnazione e la riallocazione sul territorio”.

In merito agli altri provvedimenti all’ordine del giorno, la Commissione ha deciso il rinvio in attesa che si pronuncino gli organismi consiliari competenti. Presenti alla seduta i consiglieri Dalessandro (Pd), Mollica (Mpa), Navazio (Ial), Falotico (Plb), Romaniello (Sel), Scaglione (Pu), Singetta (Api).

—————————————————————————————

di fatto ci stiamo avviando ad una proroga dei termini della liquidazione delle comunità montane, più che per problemi tecnici comunque esistenti e sottolineati in alcuni passaggi (se è risibile quella degli immobili, molto meno lo è la stranezza di enti in liquidazione a cui sono affidati compiti nuovi, ancorchè di fatto inutili, vista la loro impostazione di massima), per la necessità di fornire stipendio ai soggetti liquidandi in mancanza di postazioni da acquisire…e non paia ciò cattivo pensiero, ma realtà di fatto in un ambito regionale che deve cominciare a tagliare soggetti istituzionali ed aziende, quindi postazioni direttive, presidenze, collegi sindacali e di revisione…mancando i posti dove allocare costoro (perchè pare che di lavoro proprio non voglia vivere nessuno), si prorogherà la proroga già esistente proprio con la scusa della forestazione (quella produttiva, quindi dannosissima perchè orientata alla produzione di bio-masse ed alle certificazioni compensative sulle emissioni di co2) e dei pois che tranquillamente potrebbero essere gestiti da semplici cabine di regia tra i sindaci interessati al programma…

tale è infatti questa regione che piuttosto che affrontare i problemi che gravano sulla classe politica (& co.), ne proroga la soluzione all’indefinito sperando che nella stanchezza generale nessuno si accorga di qualche “boss del consenso” che continua ad occupare una poltrona che è un costo fisso per la comunità senza che mai abbia alcunchè prodotto…anzi no, qualcosa producevano…comparizie o se volete clientele sui lavori pubblici, sulle giornate ai forestali (grande valzer questo di consenso elemosinaro), ora anche sui rifiuti e via discorrendo il lungo elenco di beneficiari di questo sistema feudale…