Mastrosimone su Ponte per l’occupazione: pubblicato catalogo 04/01/2012 13:42

AGR  Sarà pubblicato sul BUR n.1 del 5 gennaio 2012 il “Catalogo dei percorsi formativi settoriali e specialistici” relativo all’azione Un Ponte per l’Occupazione. A darne notizia è l’Assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone.
“Abbiamo fatto il possibile – dichiara l’esponente di Giunta Regionale – per espletare le procedure di valutazione delle candidature in tempi brevi, al fine di rispettare quanto previsto dal crono programma delle attività ed evitare ritardi nell’avvio della formazione specialistica prevista per il prossimo mese di marzo. Il Dipartimento – aggiunge – ha istituito una specifica task force per valutare le domande pervenute e rispettare gli impegni assunti con i destinatari. Il Catalogo è il terzo step dell’azione sperimentale Un ponte per l’Occupazione (il primo era relativo all’orientamento e il secondo alla formazione di base) e rappresenta una reale possibilità occupazionale per i destinatari, in quanto prevede percorsi formativi altamente qualificanti, sviluppati sulla base del fabbisogno lavorativo espresso dal tessuto imprenditoriale lucano e delle caratteristiche chiave degli stessi destinatari”.
L’obiettivo dell’azione, infatti, è proprio quello di creare un ponte tra la formazione e il lavoro e fare in modo che questi due mondi si intersechino per raggiungere obiettivi comuni. È stato chiesto agli enti di formazione accreditati di invertire la tendenza della formazione professionale e di guardare con attenzione al contesto economico e produttivo, chiamando direttamente in causa le imprese. Anche le imprese hanno una responsabilità per la buona riuscita dell’azione, perché a loro è stato chiesto di dire quali sono le figure professionali che occorrono, e poi, sulla base di queste indicazioni, sono stati sviluppati i percorsi di formazione, tenendo conto anche delle inclinazioni e delle aspirazioni dei destinatari”.
Inoltre, ogni proposta formativa è stata validata da un’associazione datoriale o sindacale appartenente al partenariato economico e sociale della Regione Basilicata, che ne ha valutato l’idea progettuale e la reale prospettiva occupazionale alla fine del percorso. Per la prima volta, dunque, vi è un’azione di corresponsabilità tra l’amministrazione regionale e il mondo datoriale e sindacale, con lo specifico obiettivo di mettere in campo azioni condivise con chi realmente vive ed agisce il territorio e non calate dall’alto”.
Sono 101 le proposte formative presentate dagli Organismi di Formazione accreditati delle quali però solo 76 hanno superato la prova di ammissibilità. Di queste, 13 proposte hanno ad oggetto la “Creazione d’impresa” nei settori dei servizi alla persona, dell’ambiente e della promozione del territorio.
Delle altre proposte, 55 mirano alla creazione di figure professionali tecniche: nel campo scientifico, ingegneristico e della produzione; in attività turistiche e ricettive; per l’assistenza, la cura e la sicurezza della persona; in attività ricettive e della ristorazione; per la gestione, l’amministrazione e l’organizzazione aziendale e le attività finanziarie e commerciali.
Le restanti 8 proposte sono finalizzate alla creazione di figure professionali ad elevata specializzazione nei settori dell’informatica e dei servizi alla persona.
Ogni proposta formativa prevede un tirocinio in azienda di sei mesi per ciascun destinatario. Sono 878 le imprese che hanno condiviso le proposte formative ed offerto la propria struttura per ospitare i tirocini. L’84% di esse appartengono ai settori e comparti produttivi ritenuti potenzialmente rilevanti per le dinamiche di sviluppo del sistema economico regionale, così come indicati e descritti nell’Allegato I-B dell’Avviso Pubblico. La partecipazione più elevata proviene dal comparto delle costruzioni e dal settore dei servizi alle imprese e alla persona. Tra gli altri settori presenti, ricordo le imprese rientranti nel settore del turismo, dell’ICT, dei trasporti e del commercio.
Si tratta di imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 20, con una preponderanza di imprese con meno di 5 dipendenti, ma vi sono anche aziende con più di 100 dipendenti.
I destinatari, circa 600, saranno convocati, presso i Centri per l’impiego competenti per territorio, a partire dal 23 di gennaio per scegliere, con l’aiuto di un orientatore esperto, il percorso formativo più affine alle loro inclinazioni e, nel prossimo mese di marzo, saranno impegnati nelle attività di formazione per sei ore giornaliere per circa 8 mesi e poi svolgeranno il tirocinio in azienda per altri 6 mesi.
“A loro vanno i miei più sinceri auguri e un sentito in bocca al lupo per questa nuova esperienza che sono chiamati a vivere. I risultati dipenderanno anche dall’impegno che ciascuno vorrà profondere, con la grinta e la capacità di inventarsi e di reinventarsi”.

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allora finalmente si ammette che finora si è fatto tutto in maniera sballata e per quanto anche l’ammissione non porti a nulla che inverta la tendenza, registriamo comunque che anche la “mortisia addams” della politica lucana (segretario regionale idv ed assessore esterno alla formazione, settore-pascolo da molti anni in mano proprio all’idv) ammette l’inconsistenza delle politiche formative fin qui seguite, un affare per gli enti formativi (uno sproposito il loro numero accreditato), per i tutor e per i “padrini politici” di entrambi, una elemosina-parcheggio per chi li seguiva con la pazienza rassegnata di una alternativa alla disoccupazione tout court…ma desso cosa cambia?…

non cambia nulla!!!…perchè oltre alle stupidaggini retoriche sull’inversione dei percorsi formativi di costei e del suo ufficio stampa (e ci voleva poi tanto a comprendere che la formazione “reale” ha senso pratico solo nella richiesta lavorativa espressa?), dire che su 101 domande di proposta formativa “solo 76” ne sono state accolte (quindi il 76% che mi pare una percentuale bulgara se proprio occorre discriminare tra le proposte) mi sembra prendere in giro la gente, anche perchè nelle tre tipologie prese in esame la dizione servizi alla persona ricorre con una frequenza troppo imbarazzante perchè non si pensi si tratti di pure fotocopie…vedremo nel catalogo se pensiamo male o se davvero magari son stati scartati solo i corsi per aspiranti astronauti o per domatori di circo o se una reale selezione si avvenuta davvero sulla base di quali tipologie lavorative si intende creare utilizzando la formazione (che ricordo costa alla regione circa 180 milioni di euro l’anno, una bella torta che scatena molti appetiti)…le imprese hanno, come ammesso quasi tutte dimensioni minime (meno di 5 dipendenti, ma tengono a far sapere dal dipartimento che ci sono anche aziende con più di 100 dipendenti, senza tuttavia specificarne il numero!!!), quindi crediamo che quei tirocinii abbiano il senso di fornire manodopera gratuita per sei mesi, poi si vedrà…si vedrà perchè nulla obbliga un’azienda ad assumere un tirocinante ed infatti di impegni all’assunzione di questi neppure si accenna…soldi sprecati ancora una volta ed affari per gli enti formatori come sempre?…temiamo di si, ma lasciamo ai lettori la loro opinione!!!

noi diciamo che in una regione normale, questa signora che appartiene ad un partito di maggioranza (proveniendo da ben altri lidi prima dell’approdo pilotato da belisario all’idv lucano), ma non è stata eletta, in quella giunta neppure dovrebbe sedere!!!…