Gas, Digilio (Fli) su rifornimenti Gazprom e Geogastock06/02/2012 13:18

BAS  “Dopo l’annuncio di Gazprom che ha comunicato di non riuscire a far fronte ai rifornimenti extra di gas richiesti dai paesi dell’Europa occidentale, tra cui il nostro Paese, a causa del maggiore consumo determinato dal freddo intenso e prolungato di questi giorni, diventa ancora più necessario definire un atteggiamento chiaro e netto della Regione Basilicata nei confronti dell’insediamento Geogastock in Valbasento”. E’ quanto sostiene il segretario regionale di Fli sen. Egidio Digilio aggiungendo che “le rassicurazioni del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera su fatto che possiamo disporre di gas fino a mercoledì prossimo confermano da una parte una situazione sicuramente critica, perché dalla Russia e dalla Francia sono diminuiti i flussi, senza un piano strategico alternativo, e dall’altra che non possiamo non reagire al ricatto di Gazprom. L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni ha ribadito, come già annunciato, che l’emergenza gas potrebbe tradursi, da giovedì, in distacchi per alcune aziende. Questo significa – continua – che anche il gas che l’Eni ha consegnato alla Regione attraverso la Società Energetica Lucana, che ha provveduto a vederlo, non è più disponibile. La Giunta Regionale che ha consegnato la Valbasento ai russi e in particolare ad una delle “scatole cinesi” che fanno capo al discusso Viktor Vekselberg, proprietario della TNK, con incroci societari diretti ed indiretti con Gazprom – continua Digilio – dovrebbe adesso quanto meno sentirsi in imbarazzo perché la risposta che viene dalla società russa con la scusa della forte richiesta europea non è difficile da interpretare in termini di maggiore profitto per rincari di prezzi facilmente prevedibili. Né ha valore la tesi cara al Presidente De Filippo delle cosiddette alte compensazioni economiche per la Regione e i Comuni della Valbasento, a proposito dei quali non si ha notizie sull’esclusione di Grottole e quando l’intesa sarà allargata a Pisticci, perché le compensazioni, per me insignificanti, sono vanificate comunque dalla carenza di approvvigionamento energetico”.

Nel ribadire “la netta contrarietà al Programma Geogastock per motivazioni legate all’impatto sul territorio (e non solo all’ambiente) e agli interessi internazionali riferiti allo stoccaggio del gas che continua a rappresentare una partita fondamentale nello scacchiere internazionale del gas tenuto conto del massiccio ricorso agli stoccaggi di gas in Italia in seguito alla crisi fra Ucraina e Russia che ha comportato, tra il 2007 e il 2008, in diverse fasi, il blocco dell’import verso l’Italia”, Digilio aggiunge che “l’emergenza gas che sembra profilarsi in questa stagione invernale particolarmente fredda è un motivo in più per stoppare il Programma Geogastock.
Per queste ragioni – afferma il senatore di Fli – chiederò al Ministro per lo Sviluppo Economico Passera, alla luce dell’emergenza gas, di riferire in aula al Senato su tutti gli aspetti del Progetto, oltre che sull’iter previsto in Valbasento e di fare altrettanto al Ministro Clini per quanto riguarda l’impatto ambientale, con la possibilità di argomentare la mia posizione e di verificare se il parere positivo espresso dalla Regione trova conferme nelle valutazioni del Governo”.

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roporto perchè largamente condivisibile come comunicato!!!