Piano Forestazione, interrogazione di Vita (Psi)02/03/2012 11:12   Il consigliere regionale rivolgendosi al Governatore chiede di conoscere “le motivazioni che impediscono la conclusione delle attività formative e come si intende procedere affinché avvenga l’inserimento dei nuovi addetti”

ACR    Il capogruppo del Psi in Consiglio regionale Rocco Vita, in un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale e all’assessore alla Formazione, ha chiesto di conoscere “le motivazioni che di fatto impediscono la conclusione delle attività formative della seconda e terza annualità del Piano regionale di Forestazione e come si intende procedere affinché avvenga l’inserimento dei nuovi addetti al settore forestale come previsto dall’avviso pubblico regionale”.

Vita ricorda che “la L.R. n. 42/98 e successive modifiche ed integrazioni (norme in materia forestale) e la D.C.R. n. 98/2006 (regolamento per l’incremento dei livelli occupazionali nel settore forestale), consentivano l’inserimento di nuove risorse umane per rispondere al fabbisogno indicato negli obiettivi del programma di forestazione regionale”. Nel ricostruire il complesso iter dei provvedimenti, il capogruppo del Psi evidenzia che “con Determina dirigenziale n.310/7402 del 14/05/2009 si approvavano gli esiti di valutazione degli enti accreditati per svolgere le attività di formazione per i nuovi addetti al settore forestale; è stata emanata la graduatoria con i relativi punteggi dei progetti ammessi a valutazione di merito distinti per enti di formazione accreditati o in fase di accreditamento; è stata pubblicata la graduatoria degli aventi diritto sia per quanto riguarda gli over che gli under quaranta anni”.

Vita inoltre sottolinea che “alcuni addetti hanno presentato ricorso al TAR Basilicata avverso le graduatorie di merito; il TAR Basilicata si è espresso su tutti i ricorsi presentati; gli addetti a tutt’oggi in graduatoria di merito non potendo esercitare il diritto acquisito permangono nello stato di disoccupazione”. “La Giunta regionale – afferma Vita – avrebbe dovuto monitorare l’andamento delle attività formative per la realizzazione degli obbiettivi occupazionali così come previsto dall’Avviso pubblico e dal programma triennale di forestazione. Di qui la mia interrogazione – conclude – che risponde all’obiettivo di superare ogni ostacolo e ritardo”.

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penso allora che sia oltremodo chiaro a tutti che di quei 40 e passa milioni che postiamo sul piano di forestazione produttiva (questa la corretta dizione), buona parte dell’attenzione dei politicanti di medio rango è rivolta solo e soltanto ai posti di lavoro aperti dal progetto (ma che si limitano al raggiungimento a fatica del minimo livello per la disoccupazione) e che potranno spendere sul territorio in cambio di consenso elettorale…ovviamante a costoro del fine recondito del piano proprio non interessa affatto…fine recondito che va nella direzione delle bio-masse in integrazione all’azione 311 del psr per cui ho chiesto da queste pagine alla magistratura di metere sotto attenzione nell’incrocio con alcune leggine passate sulla messa a riposo ventennale dei terreni…speriamo bene!!!…ma che almeno i lettori sappiano che il piano della forestazione non sarà certo rivolto alla ri-creazione di quella immensa foresta che era la lucania solo fino a 150 anni fa e neppure alla superficie boscata che abbiamo ereditato nel dopoguerra, ma a boschetti di essenze arboree a rapida crescita per spddisfare queli appetiti dell’industtria delle bio-masse che nonostante il bando ex-piear sia andato deserto nello specifico appunto bio-masse, a brevissimo rivedremo ripiombare in regione…zona collina materana!!!