con il permesso dell’autore, leonardo pisani, pubblico un suo articolo apparso sulla nuova basilicata in data 19/03/2009, che ci narra di Young Corbett III, un celebre boxeur peso welteril degli anni 30…ok, direte, ma dove sta il collegamento con la nostra regione?… esiste, eccome, il collegamento e dalla lettura dell’articolo apparirà chiaro…

Gli storici della boxe lo osannano, in Italia è quasi sconosciuto e nella sua terra di origine nessuno lo ricorda.  Era il Ventidue febbraio 1933, il Seals Stadium di San Francisco in California era gremito; sul ring salirono due dei migliori pesi welter del mondo, il campione mondiale Jackie Fields contro Young Corbett III, il mancino di Fresno (California) era la rivincita essendosi i due già incontrati nel 1930 e il risultato fu identico vittoria ai punti di Corbett III.

Un incontro che entrò nella storia della boxe perchè Corbett III fu il primo guardia destra a vincere il mondiale dei Welter, il terzo mancino nella storia della noble art a vincere un mondiale dopo Al Mc Coy mondale dei medi nel 1914 e Freddie Miller nei piuma appena un mese prima. Ma non lasciatevi ingannare dal cognome Corbett che sembra irlandese, era un nickmane il giovane campione si chiamava Raffaele Capabianca Giordano, era italiano, anzi era lucano, essendo nato il 27 maggio del 1905 in Basilicata.

 

In quell’epoca tanti italiani per favorire la carriera – erano tempi duri per gli immigrati – assumevano un nome americano o falso yankee: cosi il lucano Giuseppe Di Melfi divenne Young Zulu Kid, il formidabile piuma siciliano Giuseppe Corrora diviene Johnny Dundee e il fiorentino Ugo Micheli re del ko con il nome di Hugo Kelly.

Ironia della sorte, Corbett III considerato un grandissimo campione, immortalato nel 2004 nella Halle of Fame della boxe, ma per i media il suo luogo di nascita rimaneva un mistero e zeppo di errori. L’Hall of Fame riporta l’inesistente Protenza, altri siti specialistici portano  vicino Napoli, wikipedia e altri Potenza (Basilicata). Anche lo stesso doppio cognome pone qualche interrogativo ed è stato trascritto male abbinando quello paterno e materno: erano i tempi della grande emigrazione verso gli State, quando anche la Basilicata vide scappare dalla miseria e dalla povertà tanti suoi figli. Si imbarcavano poi l’approdo al porto di Ellis Island che all’arrivo dovevano esibire i documenti di viaggio con le informazioni della nave che li aveva portati a New York.

Seguiva una visita medica e ciascun immigrante, contrassegnando sulla schiena con un gesso, quelli che dovevano essere sottoposti ad un ulteriore esame per accertarne le condizioni di salute (ad esempio: PG per donna incinta, K per ernia e X per problemi mentali). Superato il controllo Konig Albert Sala dei Registri da ispettori che registravano nome, luogo di nascita, stato civile, luogo di destinazione, disponibilità di denaro, professione e precedenti penali. Ricevevano alla fine il permesso di sbarcare e erano accompagnati al molo del traghetto per Manhattan.

E nella fase di registrazione avvenivano tanti errori di trascrizione, anche ironia di sorte per il futuro boxer: Si chiamava Raffaele Giordano, figlio di Vito Giordano e Gelsomina Capobianco ed è nato a  Rionero in Vulture il 27 maggio 1905.

 

Nel sito della Foindazione Ellis Island si trova traccia dell’avventura dei Giordano- Capobianco: prima parte Vito da Napoli con la nave Konig Albert ed arriva il 2 maggio del 1905; lascia Rionero la moglie in attesa della nascita del bambino, poi dopo il parto arriva nel lungo viaggio della speranza anche Gelsomina ed il piccolo Raffaele di solo 3 mesi, sempre da Napoli con la nave Prinz Adalbert arrivano a Ellis Island il 6 settembre e li nasce l’errore di trascrizione al piccolo viene dato il cognome paterno e quello materno essendo arrivato con Gelsomina: Raffaele Capabianca Giordano il futuro re dei welter e medi.

 

Ebbene si, di Corbett III in Usa sanno tutto: ha disputato 156 incontri, vincendone 122, perdendone 12 e pareggiando 22 volte, per un totale di 1071 round nell’arco di 12 anni di carriera( 1919-1940), ma anagrafica e luogo di nascita spesso inesatti.

 

Il rionerese è stata una star della boxe; ha vinto il mondiale dei welter e una versione del mondiale dei mesi contro Fred Apostoli ed ha battuto alcuni dei più forti pugili di tutti i tempi: bastano questi nomi: i campioni mondiali dei pesi medi Mickey Walker, Ceferino Garcia ed i mediomassimi Billy Conn – avversario di Joe Lois – e Gus Lesvenich.

 

Chi lo ha battuto era anche altrettanto grande come Jim Mc Larnin. Eppure Raffaele Giordano è una star dimenticata nella sua Lucania- sono passati 100 anni e ci sono state due guerre mondiali – ma Rionero oltre a Cammarelle ora può essere orgogliosa di avere un’altra stella mondiale tra i suoi concittadini.

La nipote di Corbett III Ann in un sito di genealogia racconta che fu un intero gruppo familiare a partire dal Vulture: Giordano, Manfredo ( Manfredi), Traficante, Dilonardo ( cambiato in Leonardo a Ellis Island ) e Di Licchio. Una famiglia di sportivi, oltre a Corbett III anche un cugino ottimo pugile Al Manfredo che ha disputato un mondiale wleter e gli zii rioneresi Manfredo Ralph manager e Frank arbitro; la tradizione continua, infatti, il pronipote di Corbett III Matt Giordano è un professionista di football  con i Colts ha vinto 2007 il Super Bowl contro i  Chicago Bears. La città di Fresno ha dedicato a Raffale Giordano un monumento –opera dello scultore Clement Renzi- dove vi è inciso che è nato in Rionero In vulture, La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo, ma per i Lucani è uno sconosciuto; ora spetta a Rionero In Vulture ricordare uno dei suoi figli più illustri.