non prendiamoci in giro…

Energia e turismo in Val d’Agri, domani convegno a Viggiano

07/11/2012 13:05BAS  “Energia e Turismo. Quali scenari?”. E’ questo il titolo del secondo convegno regionale dell’Associazione Direttori d’Albergo di Basilicata che si terrà domani giovedì 8 novembre 2012, a partire dalle ore 15 nell’Hotel Kiris di Viggiano.
L’incontro, al quale prenderanno parte diversi esponenti del mondo produttivo, accademico ed istituzionale intende porre al centro dell’attenzione il confronto fra il tema dello sviluppo turistico della Val d’Agri e quello della sua vocazione energetica. “Il perpetrarsi delle discussioni sugli scenari della Val d’Agri – dichiara il presidente regionale dell’A.D.A. Basilicata, Michele Tropiano – evidenzia che ormai i tempi per accendere i riflettori sul sistema della realtà estrattiva della Val d’Agri e sulle sue possibili sinergie e o contraddizioni con un sistema di economia turistica sono maturi. Ciò anche per meglio orientare gli investimenti per il futuro degli operatori economici del territorio”.
Ai lavori del convegno, realizzato con il supporto del Programma Operativo Val d’Agri, prenderanno parte fra gli altri Ettore Bove, ordinario di economia dello sviluppo presso l’Università della Basilicata; Ruggero Gheller, Responsabile Distretto Meridionale ENI spa; Gianpiero Perri, Direttore dell’Agenzia di
Promozione Territoriale della Basilicata; Francesco Pesce, Dirigente Struttura di Progetto “Val d’Agri”; Domenico Totaro, Presidente del Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese; Marcello Pittella, Assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata e Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata.
——————————————————————————

ma dunque ci prendiamo in giro?…sia chiaro, la val d’agri ha potenzialità ambientali enormi (mica per nulla è diventata parco nazionale, ancorchè rosicchiato negli anni dalla sua prima perimetrazione per consentire il posizionamento dei pozzi), potenzialità che ancora il petrolio nel suo processo di estrazione e trattamento non è riuscito a modificare del tutto, ma è chiaro che così continuando (anzi raddoppiando, viste le intenzioni di eni e governo) tutto finirà per deteriorsi abbastanza in fretta, avendo i processi di rigenerazione naturale dei crack point di irreversibilità che sono difficili a calcolarsi…

in altre parole, fino a quando gli inquinanti dei processi produttivi del greggio e del gas saranno ancora assorbiti dal sistema natura in val d’agri?…e siamo sicuri che a tale limite non si sia prossimi o che lo si sia guià superato?…

capisco che i direttori di albergo siano diventati degli stakeholders (e dai permettetemi per una volta l’uso di questa odiosa parola) e comprendo le loro preoccupazioni (che per la verità dovrebbero essere più dei proprietari delle strutture alberghiere) e che attraverso loro si indica l’ennesimo inutile congresso che ribadirà “l’innocenza del petrolio” e la “bravura ambientale di eni&soci”, ma non vorrei che di questo passo si finisca per “diluire” il problema che provo a sintetizzare in un’unica domanda…ma davvero potete credere che la gente venga a far turismo dove si estrae petrolio?..e non prendiamoci in giro…