fatevi due risate con questa piccola querelle tra simonetti e rivelli…
roba da scompisciarsi, ma anche da far chiedere se il servizio pubblico sia davvero tale nella considerazione di costoro…noi a basilicatanet continuiamo a non mandare nulla…
Simonetti (Cseres): quando Basilicatanet censura
“Saranno gli organismi deputati a verificare il rispetto delle norme relative al servizio pubblico che riguarda la gestione di Basilicatanet anche in relazione alle questioni del lavoro e dell’uso dei fondi pubblici.La liberta ‘ di stampa , giustamente rivendicata e da garatire ai giornalisti,specialmente quelli incardinati negli uffici stampa degli enti , non prevede la censura.Ieri e’ accaduto,come altre volte, che la cervelottica e autoritaria misura adotta di non pubblicare una nota del Cseres,sulla conferenza della Val Basento, liberamente fatta da quasi tutti i mezzi di comunicazione,rendesse plastica una situazione che ,ormai,e’ fuori controllo.anche per gli organismi politici. La ridondanza della comunicazione istituzionale della Regione,che sfiora i due milioni anno di costo, rassenta il parrossimo e l’initilita’:chi dice qualcosa di diverso,anche in termini propositivi non puo’ farlo, al netto dei nominati o eletti e via elencando, pure loro espunti o rimodulati nella logica di praticare la logica dell’essere piu realisti del re o dei principi.Una agtenzia si da delle regole in termini di battute,di priorita’ e di trattamento dei testi.Mai di censura, che tra l’altro colpisce non solo la liberta di espressione ma anche quella dei professionisti che subiscono le reprimende,le urla senza autorevolezza.”
Risposta di Basilicatanet a Pietro Simonetti (Cseres)
Semplicemente, tra le regole di pubblicazione di Basilicanet, come quella di qualsiasi organi di informazione che abbia almeno rispetto di se stesso, c’è di non pubblicare ciò che viene prima inviato per la pubblicazione e pubblicato da altri organi di stampa e solo in seconda battuta proposto a Basilicatanet. Un servizio pubblico e gratuito, condividerà per la sua cultura comunista Simonetti, non è la Cenerentola dell’informazione, per cui ha diritto a sapere prima chi paga e poi chi utilizza un portale a libero accesso.
Quanto alle spese, in cui giustamente vanno considerate anche quelle relative al lavoro, al presidente del Centro di documentazione Nino Calice vorrei segnalare quelle causate dalla sua richiesta a questo Ufficio Stampa di allestire in brevissimo tempo un sito dedicato al centro di documentazione da lui presieduto, che a distanza di oltre un anno, per sua inerzia non ha mai visto la luce non essendo mai stai trasferiti alla giunta i necessari contenuti da implementare.
Per il resto accetto volentieri lezioni da chi la storia l’ha scritta rappresentando le istituzioni e le istanze sociali da quando ancora non avevo l’età per poter votare e oggi continua a proporre ancora idee sempre nuove. Incluse quelle frutto di ripensamento sul l’applicazione dei contratti: il sindacalista Simonetti sembra essersi allontanato da questo concetto forse proprio perché, più che per età per la lunga militanza nelle istituzioni, da molto tempo non ha avuto occasione di misurarci con un contratto collettivo di lavoro.
Giovanni Rivelli
direttore di Basilicatanet
Il lavoro di Basilicatanet è un lavoro portato avanti con dedizione, insieme agli altri compiti dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale di Basilicata, con una produzione di notizie sempre crescente a cui fa riscontro un altrettanto crescente numero di fruitori del servizio.
Un lavoro che non conosce soste e viene retribuito come da contratto, che tutti quanti, a partire proprio da Simonetti, sono pronti a richiedere per dare visibilità alle proprie posizioni e molti poi sono pronti a criticare.
Tra questi in prima fila il “censurato” Simonetti di cui, dall’inizio dell’anno, Basilicatanet ha pubblicato circa 70 note, praticamente una ogni 4 giorni, ma che è pronto a gridare allo scandalo quando una sua ennesima nota, inviata “di seconda mano” non vede prontamente la luce dimenticando le tante volte in cui la redazione si è anche premurata di contattarlo telefonicamente per meglio chiarire ai lettori concetti che dalle sue comunicazioni risultavano poco comprensibili.
La serietà deve essere richiesta a chi lavora ma forse ancor prima a chi ha e ha avuto ruoli di rappresentanza istituzionali.
Replica Simonetti a Basilicatanet
BAS Alle ore 21.36 Giovanni Rivelli ha indirizzato la seguente nota a Pietro Simonetti
Caro Presidente Simonetti
Ti scrivo per 4 questioni:
1) la prima è capire se la tua è una lettera o un comunicato
2) la seconda e per chiedenti come mai, potendo realizzare il sito del centro di documentazione all’interno degli uffici, e quindi a costo zero (tecnicamente “costo-opportunità) e anzi avendo già iniziato a realizzarlo, hai poi deciso di commissionarlo fuori a pagamento; non sarebbe questo uno dei classici casi di spreco di soldi pubblici che ti vanti di segnalare ogni tanto ai tuoi amici della grande stampa nazionale?
3) a proposito quando spende di comunicazione e iniziative il centro che ti è affidato (e che è piccola parte dell’attività della Regione)?
4) se rileggi la mia risposta, ben ti spiego il perché la tua nota non è stata pubblicata.
Infine, ti segnalo che la mia mail è questa e non quella a cui hai inviato la succitata nota.
Giovanni Rivelli”
alle 21.40 Pietro Simonetti ha inoltrato a Basilicatanet con la nota che segue:
“al momento. non e stata pubblicata la mia replica.in termini formali chiedo la pubblicazione entro domani.conoscete le regole.compresa la falsita’ di informazione.che sara’ presenta in sede competente.pietro simonetti CSERES:”
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potremmo commentare…!!!