la lettera di un disoccupato neolaureato lucano

vi posto di seguito la lettera inviataci da un giovane disoccupato neolaureato lucano (ed inviata anche ad organi di stampa) su un tema che, al netto di considerazioni pro/contro le estrazioni, ha una grande rilevanza sul tema occupazione e prospettive di occupazione nelle zone estrattive…la lettera non è firmata perchè l’autore teme di avere problemi nella sua ricerca di occupazione (timore che però fondato o meno, non dovrebbe spingere nell’anonimato, perchè quell’anonimato è purtroppo molto funzionale proprio a chi “gestisce” le possibilità di lavoro in regione come fosse “cosa sua”)…ma leggiamo nel frattempo la lettera e poi avremo modo di commentare… 

LA LETTERA

Sono un giovane neolaureato di Potenza in cerca di occupazione. Volevo segnalare una grave inadempienza che, secondo me, sta compiendo la compagnia petrolifera Total ai danni dei disoccupati della Basilicata. Mi riferisco ai corsi per le attività di formazione che la società francese sta organizzando in queste settimane per i lavori di costruzione del Centro Oli Tempa Rossa di Corleto Perticara. Da quello che ho visto sul sito della Total, i termini per poter partecipare sono stati chiusi nel 2008, ben quattro anni fa, quando è stato emanato il bando, e ora non si può più concorrere, se non per eventuali posti che si dovessero rendere disponibili se qualcuno dei selezionati di allora decidesse di rinunciare.

Dunque, i giovani che hanno saputo all’epoca che c’erano questi bandi, hanno potuto fare la domanda di partecipazione ed hanno la possibilità di essere selezionati per le attività formative, tutti gli altri, compreso il sottoscritto, sono tagliati fuori.

Da quello che mi risulta, i corsi di formazione non sono stati avviati nel 2008, perchè a seguito di un’inchiesta della magistratura che portò a numerosi arresti compreso quello dell’amministratore delegato di Total Italia, vennero sospese tutte le attività e gli appalti per i lavori a Tempa Rossa.

A questo punto mi chiedo: perché gli appalti fatti nel 2008 sono stati tutti annullati e rifatti qualche mese fa, mentre quelli della formazione sono stati confermati così com’erano stati concepiti quattro anni fa? Perchè i giovani che sono stati selezionati nel 2008, possono essere riconfermati adesso, anche se in quella fase c’era un’inchiesta della magistratura in corso? Chi gestisce le selezioni per la formazione della Total, direttamente la compagnia petrolifera o c’è una società esterna? In Basilicata ci sono società che possono gestire la formazione della Total? E’ tutto regolare o c’è qualcosa da chiarire? 

Io ritengo che la Total dovrebbe indire nuovi bandi sulla formazione, così come ha fatto per gli altri appalti. Solo così potrà togliere eventuali ombre e dubbi che noi giovani disoccupati potremmo avere rispetto ai criteri che furono adottati nel 2008 quando la magistratura ha ritenuto opportuno bloccare tutti i bandi e gli appalti già assegnati e ordinare addirittura numerosi arresti per motivi di trasparenza e correttezza.

Io penso che i posti di lavoro che possono derivare dall’estrazione di petrolio sono l’unica possibilità che hanno i disoccupati lucani, la questione formazione può apparire piccola, invece per noi giovani laureati è una delle poche opportunità che abbiamo per crescere e fare esperienza con una grande multinazionale. Secondo me non dobbiamo perdere nessuna occasione di lavoro e sviluppo che può essere prodotta dal petrolio. Le estrazioni in Val D’Agri e a Tempa Rossa non possono solo produrre danni all’ambiente e alla salute dei cittadini e pochi posti di lavoro solo per operai, manovali, amici degli amici e per società esterne che portano gli ingegneri, i tecnici e i manager da fuori regione.

L’invito che faccio alla Total, ai politici, alle associazioni e ai giornalisti della Basilicata, è di impegnarsi per fare in modo che tutti i giovani possano partecipare ai bandi per la formazione e non solo quelli che nel 2008 hanno saputo che c’era quella possibilità di lavoro.     

Potenza, novembre 2012

Un pensiero su “la lettera di un disoccupato neolaureato lucano

  1. Ribbeliamoci al clientalismo,ci vuole piu informazione e trasparente verso i cittadini Lucani,ma evidentemente ci hanno preso pedr pecoroni

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