trivellazioni off-shore nel golfo di taranto?…chiederemo un incontro al ministro

La società Consul Service srl – Roma, in Via Alberico II n. 31 -ai sensi della normativa vigente ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero per i Beni e le Attività culturali,nonché alla Capitaneria di Porto di Taranto, una richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs 152/06, cosi come modificato dal D.Lgs 4/08, per l’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominata “d 148 D.R.- CS” e localizzata nel settore nord-occidentale del Golfo di Taranto adiacente la Costa Ionica lucana

Di tale progetto di trivellazione in mare si sapeva da molto e ne abbiamo spesso parlato nelle nostre riunioni, sempre auspicando che un limite etico al riguardo si ponesse agli stessi proponenti…evidentemente costoro hanno l’etica innestata nel portafogli e, nonostante l’evidenza della pericolosità delle estrazioni off-shore documentata dall’evidente inquinamento marino  delle zone dove insistono piattaforme, di limiti etici neppure a parlarne quando in gioco ci sono miliardi di euro

Il comitato no oil lucania richiederà a breve un incontro ai ministri interessati ed al ministro dell’ambiente Prestigiacomo in particolare per illustrare i motivi della propria contrarietà ad un simile progetto scellerato che ridurrebbe a zero persino quel turismo di massa che anche il segretario del pd lucano Lacorazza (ma si scriverà così?) auspica nel nome di uno strano concetto di sviluppo…ci faremo sentire, certi che da una simile campionessa della tutela ambientale, figlia di una fazione politica che scambia l’ambiente con il tinello di casa, non ci sarà molto da aspettarsi, ma coscienti che si tratta di un passo democraticamente corretto…noi crediamo alla democrazia…peccato però che ci crediamo solo noi!!!