un altro terremoto all’aquila…tangentaro…

(ANSA) – L’AQUILA, 8 GEN – Otto persone indagate, di cui quattro agli arresti domiciliari, per presunte tangenti su appalti legati alla ricostruzione post-terremoto dell’Aquila.

L’entità contestata è di 500 mila euro. Accertata l’ appropriazione indebita, attraverso contraffazione della documentazione, da parte di alcuni indagati, per oltre 1,2 milioni di euro, relativa al pagamento di alcuni lavori.

Coinvolti nomi eccellenti. La Polizia ha perquisito Polizia alcune ditte, abitazioni e negli uffici del Comune.

 e sempre dall’ansa redazione abruzzo…

“Mi tiro da parte come ruolo di vice sindaco e assessore perché vorrei lasciare tranquilla l’amministrazione comunale, il sindaco e la Giunta senza avere dubbi sulla propria attività”. Così Roberto Riga, indagato nell’inchiesta della procura su tangenti e appalti nel post-terremoto…Così il vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga (pd), indagato nell’ambito dell’operazione su tangenti e appalti post-terremoto che ha portato a 4 arresti.

Da stamani oltre 40 agenti della Polizia di Stato stanno eseguendo arresti e numerose perquisizioni nella provincia aquilana. La nuova inchiesta sul post terremoto, denominata ‘Do ut Des’  fa riferimento a tangenti che coinvolgono il Comune dell’Aquila su appalti legati alla ricostruzione post-terremoto del 6 aprile 2009…

Sono complessivamente 8, di cui quattro agli arresti domiciliari, gli indagati dell’inchiesta della procura della Repubblica dell’Aquila denominata ‘Do ut Des’. Le accuse, a vario titolo, millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita. Reati, secondo l’accusa, che sarebbero stati commessi nel capoluogo nel periodo che va dal settembre 2009, quindi pochi mesi dal devastante sisma che ha causato 309 vittime, al luglio 2011. L’entità delle presunte tangenti contestate è di 500 mila euro, mentre è stata accertata l’appropriazione indebita, attraverso la contraffazione della documentazione contabile, da parte di alcuni indagati, della somma di 1 milione 268 mila euro, relativa al pagamento di alcuni lavori…

Tra le otto persone coinvolte nell’inchiesta su tangenti e appalti post-sisma, spicca il nome dell’attuale vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga, indagato, all’epoca dei fatti assessore all’urbanistica. Personaggi di spicco anche due dei quattro arrestati ai domiciliari. Si tratta di Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell’Asl numero 1, più volte assessore della Giunta di centrodestra negli anni Duemila, all’epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, e Vladimiro Placidi, 57, assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato del sindaco, Massimo Cialente, nonché direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila. Ai domiciliari anche Daniela Sibilla, 38, dipendente collaboratrice del Consorzio beni culturali e già collaboratrice di Tancredi durante i suoi mandati di assessore, e Pasqualino Macera, 56, all’epoca funzionario responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno S.p.a. Oltre a Riga, gli altri denunciati sono Mario Di Gregorio, 45, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell’Aquila, all’epoca dei fatti funzionario responsabile dell’ufficio Ricostruzione; Fabrizio Menestò, 65, ingegnere di Perugia, all’epoca direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede del rettorato dell’Università dell’Aquila; Daniele Lago, 40, imprenditore di Bassano del Grappa, Ad della Steda Spa, aggiudicataria di alcuni appalti. Sono 13 le perquisizioni, svolte presso alcune ditte, abitazioni private e dentro gli uffici del Comune dell’Aquila.